Raimondi e Ceccon: un docufilm per una storia che abbatte le barriere

Verona, presentato il docufilm sulla storia di Stefano Raimondi e Thomas Ceccon.

Una storia di amicizia, la storia di due ragazzi saliti sul podio dei giochi olimpici a Tokyo. È stato presentato questa mattina in Sala Arazzi il docufilm “1 Storia, 2 Olimpiadi: Stefano Raimondi – Thomas Ceccon una strada per due sogni” la storia dell’atleta olimpico Ceccon e del paraolimpico Raimondi.

Ideato da Alessandro Amato e realizzato dal regista Antonio Covato, in 35 minuti di durata il docufilm racconta la storia dei due nuotatori e, in particolare, del percorso che hanno condiviso per la preparazione delle rispettive Olimpiadi. Stefano e Thomas sono stati seguiti durante il loro giorno-tipo in allenamento, in acqua e fuori, ascoltando anche il racconto della quotidianità di entrambi, uno storytelling riguardante i loro ricordi iniziali, di quando hanno iniziato a nuotare e in che modo si sono avvicinati al mondo dell’acqua, fino a raccontare quali fossero le aspettative di risultato alle Olimpiadi.

L’acqua dunque ha abbattuto tutte le barriere, grazie ai due giovani nuotatori allenati dai tecnici Alberto Burlina per Ceccon, e Marcello Rigamonti per Raimondi, per un progetto che in tre anni di allenamento ha unito un azzurro normodotato e uno paralimpico nelle corsie del centro federale di Verona intitolato ad Alberto Castagnetti, struttura che ospitato gli allenamenti degli atleti della società Leosport così come agli altri campioni durante la pandemia.

I due nuotatori hanno raggiunto dei risultati di assoluto rilievo ai giochi olimpici disputati a Tokyo. Stefano Raimondi, classe 1998, ha conquistato 7 medaglie alle Paralimpiadi, un oro, quattro e due bronzi, risultando l’azzurro più vincente. Thomas Ceccon invece, classe 2001, alle Olimpiadi ha conquistato un argento nella 4x100m stile libero e un bronzo nella 4x100m misti. Il docufilm verrà messo in onda su più canali, sarà proiettato a festival ed eventi specifici, con l’obiettivo di raccogliere fondi e aiutare le strutture sportive penalizzate dall’anno e mezzo di chiusura per pandemia.

Alla presentazione in Sala Arazzi sono intervenuti il sindaco Federico Sboarina, l’assessore allo Sport Filippo Rando, la Delegata Finp Veneto Federazione italiana nuoto paralimpico Sandra Benet, il consigliere di Agsm Aim Francesca Vanzo, gli allenatori Riccardo Venter e Marcello Rigamonti, i nuotatori Stefano Raimondi e Thomas Ceccon, il regista Antonio Covato e l’ideatore del docufilm Alessandro Amato. Ai nuotatori è stato consegnato un riconoscimento per gli importanti traguardi raggiunti.

“Presentare un docufilm come questo non può che far bene al mondo dello sport – ha detto l’assessore Rando -. Innanzitutto per il risultato raggiunto da Stefano e Thomas per Verona e l’Italia, ma soprattutto per i valori che vanno al di là della prestazione sportiva, non solo per l’inclusività ma anche per le possibilità che dà lo sport di superare i propri limiti. Un esempio per i ragazzi e per tante persone che magari in questo momento sono in difficoltà, queste storie sono la dimostrazione che tutti possono farcela”.

“Questa storia è nata circa tre anni fa senza calcoli e in maniera naturale – racconta l’ideatore Amato -. Le necessità dello sport hanno unito le storie dei ragazzi, senza differenze di categorie. Non è stato immaginato dunque un progetto, ma naturalmente l’esigenza di fare un percorso insieme. In un periodo nel quale le piscine erano in difficoltà senza sapere quando riaprire, con pochi sponsor e assistenza, abbiamo deciso di raccontare questa storia con il regista Covato, per mostrare come lo sport possa accomunare tutti, a prescindere dalle categorie e dalle condizioni”.

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