Sconti nella bolletta Agsm per chi non ce la fa, la richiesta del Pd in consiglio

Verona, l’opposizione chiede sconti nelle bollette Agsm-Aim

Sconti e sgravi in bolletta da parte della neonata Agsm-Aim in favore delle categorie più deboli. A chiederlo è il gruppo consiliare del Pd del comune di Verona. “La nuova società nata dalla fusione di Agsm Verona e Aim Vicenza faccia sentire subito la vicinanza al territorio costruendo un programma di bonus e sgravi in bolletta a favore delle categorie colpite dalla crisi pandemica, già individuate dai vari decreti Ristori/Sostegni”, chiedono infatti i gruppi consiliari Pd di Verona e Vicenza (firmatari per Verona Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani) con una mozione congiunta che chiederanno di calendarizzare e portare al voto quanto prima nei rispettivi consigli comunali.

“Il nuovo gruppo industriale sta entrando nel pieno dell’operatività con un programma ambizioso di investimenti pari a 600 milioni di euro in 3 anni – continuano – ma non abbiamo ancora sentito parlare di sostegni alle categorie più sofferenti a causa del perdurare delle restrizioni alle attività economiche, né di solidarietà nei confronti delle famiglie colpite dalla disoccupazione o dalla sottoccupazione. Eppure, nel suo recente rapporto l’Istat stima che 335 mila famiglie pari a più di 1 milione di individui durante il 2020 siano scivolate sotto la soglia di povertà. Sebbene in termini assoluti il Sud mantenga il triste primato, la crescita più consistente della povertà assoluta si registra proprio nelle regioni nel Nord”.

“Non dovrebbe poi essere necessario ricordare – proseguono – la situazione di drammatica emergenza vissuta da milioni di imprese costrette a lavorare a singhiozzo da oltre un anno. Per questo deve essere messo in campo ogni sforzo ed ogni iniziativa utile ad abbattere i costi fissi delle attività imprenditoriali o a dare una boccata d’ossigeno alle famiglie. Se per Agsm-Aim il 2020 è stato una sorta di anno ‘sabbatico’ a causa della tumultuosa vicenda del processo di aggregazione, ora devono tornare ad assumere in pieno la responsabilità sociale nei confronti del proprio territorio. In particolare Aim ha una lunga esperienza di aiuto alle categorie in difficoltà mentre a Verona ha sempre prevalso un criterio di contributi a pioggia elargiti tramite sponsorizzazioni. E’ tempo di mettere mano anche ad una seria politica di responsabilità sociale d’impresa che non può più essere lasciata alla discrezionalità dei singoli amministratori. E la pandemia è il terreno comune si cui agire”.

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