Sesso, cocaina e festini con i trans: parroco di Verona nei guai

Tra sesso e coca finisce nei guai un parroco della Diocesi di Verona

Prima la denuncia per minacce dopo il sesso a pagamento, poi cocaina e una trans in casa: finisce nei guai un parroco della Diocesi di Verona. Nei giorni scorsi un barista straniero aveva denunciato il prete perché avrebbe preteso soldi dopo rapporti sessuali. La vicenda era nata su un app per incontri, ma la storia non si è chiusa nel modo migliore. Poi la questione si è allargata una sua seconda casa, a Desenzano. Un giovane in stato confusionale ha raccontato di aver fatto sesso e aver assunto droga assieme al prelato. Dai controlli nell’appartamento sono saltati fuori sei grammi di cocaina a casa del parroco.

La situazione nelle case del parroco veronese non è mai tranquilla. L’altra notte c’è stata grande mobilitazione nel Bresciano perché una trans si è spogliata e minacciava di buttarsi dalla finestra a casa del parroco. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la trans è riuscita a lasciare l’appartamento. Il parroco opera sul lato sinistro del lago di Garda, ma fa parte della Diocesi di Verona. Che ha un po’ di pasticci da risolvere.

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