Recuperata rete da pesca “killer” abbandonata sui fondali del Garda

Guardia costiera e vigili del fuoco recuperano una pericolosa rete da pesca lunga 40 metri abbandonata su fondali del lago di Garda.

Era stata segnalata alla Guardia costiera di Salò da alcuni sub, che durante un’immersione nelle acque del litorale di Gardone Riviera, si erano trovati davanti ai loro occhi una rete da pesca, che creava uno sbarramento pericoloso di circa 40 metri di lunghezza a una profondità di circa 15 metri.

Oltre a un immediato avviso ai naviganti, rilanciato anche sul canale whatsapp in uso alla Guardia Costiera del lago di Garda, nel quale veniva reso noto il pericolo per le immersioni in quel tratto di lago per la presenza di una rete da pesca, si è programmato un intervento congiunto tra vigili del fuoco e Guardia costiera, per individuare la rete e a rimuoverla dal fondale.

L’operazione di rimozione è stata portata a termine nella giornata di ieri, venerdì 3 maggio. Due le squadre dei sub dei vigili del fuoco di Milano intervenute e due i mezzi navali della Guardia costiera a supporto delle immersioni eseguite dai sommozzatori. Le operazioni, iniziate nella tarda mattinata si sono concluse dopo circa 3 ore, con l’individuazione da parte dei sub dei vigili del fuoco della rete e il recupero della stessa a bordo di uno dei mezzi navali della Guardia costiera impiegati.

Sottoposta a sequestro amministrativo, l’attrezzo da pesca in questione, ormai non più utilizzabile perché deteriorato per il lungo tempo di abbandono sul fondale, è stato recuperato e messo in un apposito contenitore in attesa dell’autorizzazione amministrativa di avvio alla distruzione. Proprio per le precarie condizioni di mantenimento della rete da pesca non sarà semplice riuscire a individuare tracce che possano far risalire agli ignoti utilizzatori.  

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