Omicidio Cecchettin, la Procura: “Stalking e crudeltà per Turetta”

Caso Cecchettin, la Procura non ci sta: “Turetta, crudeltà e stalking da riconoscere”.

Omicidio Cecchettin, la Procura di Venezia presenta appello: “Da riconoscere crudeltà e stalking” a Filippo Turetta attualmente detenuto al carcere di Montorio a Verona. La Procura di Venezia ha formalmente presentato appello contro la sentenza che, lo scorso dicembre, ha condannato Filippo Turetta all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, ma senza riconoscere due aggravanti ritenute fondamentali dall’accusa: la crudeltà e lo stalking.

Il ricorso, depositato nei giorni scorsi, contesta la decisione della Corte d’Assise di escludere questi elementi, nonostante le circostanze dell’omicidio. In particolare, il numero e la brutalità delle coltellate – 75 in totale – e il comportamento ossessivo tenuto da Turetta nei confronti della ex compagna, con centinaia di messaggi giornalieri e un controllo pervasivo, sono al centro delle motivazioni dell’appello. Il dispositivo, articolato in 145 pagine, è stato presentato dal pubblico ministero titolare dell’inchiesta.

Secondo la sentenza di primo grado, l’accanimento dell’imputato non sarebbe da considerarsi espressione di crudeltà intenzionale, ma piuttosto frutto di inesperienza e incapacità. Una lettura che aveva già suscitato ampio dibattito nell’opinione pubblica e tra i giuristi, alla luce della gravità dei fatti e del contesto relazionale che aveva preceduto l’aggressione.

Anche l’aggravante dello stalking era stata esclusa, in base a un’interpretazione restrittiva delle norme vigenti, secondo cui gli atti persecutori devono collocarsi successivamente alla fine della relazione sentimentale. Ma i dati emersi nel corso delle indagini – tra cui oltre 225 mila interazioni registrate sul dispositivo mobile dell’imputato – delineerebbero, secondo l’accusa, un “comportamento persecutorio ben radicato anche prima della rottura“.

La Procura ha quindi deciso di impugnare la sentenza proprio per ottenere il riconoscimento di questi elementi, ritenuti cruciali per una valutazione più completa della dinamica e della gravità del reato.

La scadenza per la presentazione degli appelli è fissata al 27 maggio.