Paura a Verona, un rappresentante orafo è stato rapinato a San Zeno, poche ore prima del colpo alla gioielleria Grielli di Zevio.
E’ stato un giovedì pomeriggio di paura e terrore nel Veronese: perchè non c’è stata solo la violenta rapina ai danni della gioielleria Grielli di Zevio, dove cinque banditi armati fino ai denti hanno minacciato titolare e clienti e colpito con il calcio della pistola il figlio della proprietaria per poi fuggire con un bottino da 800mila euro.
Solo un paio di ore prima, intorno alle 17, come riporta il quotidiano L’Arena, un’altra rapina è stata messa a segno a Verona, nel quartiere di San Zeno, in via Pontida. Davanti al ristorante Vescovo Moro, un rappresentante orafo è stato aggredito da due rapinatori in moto o scooter. La dinamica, studiata nei dettagli, lascia intendere che l’uomo fosse stato pedinato per giorni e che il colpo fosse stato pianificato da veri professionisti.
Bloccato nel traffico, il rappresentante non ha potuto reagire quando i malviventi hanno infranto il vetro posteriore dell’auto. Non trovando subito la valigetta con i preziosi, i rapinatori hanno puntato una pistola al volto della vittima, costringendolo ad aprire il bagagliaio. Dopo il furto, il rappresentante, comprensibilmente scosso, è svenuto.
I carabinieri, intervenuti rapidamente, hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili. Le telecamere di sicurezza cittadine potrebbero rivelarsi fondamentali per identificare i malviventi e ricostruire la loro via di fuga. Mentre si fa strada il sospetto che le due rapine, quella di San Zeno e quella alla gioielleria di Zevio, possano in qualche modo essere collegate fra loro.