Incendio Coati, continuano i monitoraggi Arpav su aria e acqua: i risultati

Monitoraggi Arpav su acqua e aria nella zona interessata dall’incendio al salumificio Coati dello scorso febbraio.

Arpav prosegue i controlli ambientali sull’aria e acqua, presso il sito del salumificio Coati, interessato dall’incendio del 9 febbraio scorso.

Dal 16 al 23 febbraio sono stati posizionati quattro campionatori passivi per la misura della concentrazione di sostanze organiche volatili e idrocarburi. I dati forniscono un’indicazione dell’esposizione media alle sostanze rilevate. I campionatori sono stati esposti per sette giorni in via Archimede (a 50 metri dallo stabilimento), in via Genova, 3 a nord dello stabilimento, presso l’ecocentro di Arbizzano, e in via Da Vinci presso quello che era l’ingresso principale del salumificio. I valori di concentrazione di composti organici volatili nei pressi del sito dell’incendio del salumificio Coati sono confrontabili con quanto normalmente rilevato in ambito urbano.

sostanze(microgrammi per metrocubo)via Archimedevia GenovaEcocentrovia da Vinci
benzene2.42.62.32.4
toluene8.37.17.57.4
m-Xilene/p-Xilene5.75.05.45.1

Il 16 febbraio sono stati eseguiti campionamenti istantanei con canister presso la scuola di Largo Stazione Vecchia e presso l’ecocentro di Arbizzano. Sono stati rilevati composti organici volatili quali benzene, toluene, metiletilchetone, m, p xilene, triclorofluorometano in concentrazioni inferiori al ppb (parti per miliardo).

Il 22 febbraio sono stati ripetuti i campionamenti con canister presso la scuola primaria di via Carmelitani, la scuola Don Milani in località Settimo a Pescantina, la scuola secondaria di Largo Stazione Vecchia a Parona. Le concentrazioni rilevate non mostrano differenze significative fra le diverse località: sono stati rilevati composti organici volatili quali benzene, toluene, metiletilchetone, m, p xilene, triclorofluorometano in concentrazioni inferiori al ppb (parti per miliardo).·

Il 3 marzo sono stati effettuati campionamenti con canister presso la scuola materna di via Santa Chiara ad Arbizzano, la scuola secondaria di Largo Stazione Vecchia a Parona: le concentrazioni di composti organici volatili sono risultate inferiori al limite di quantificazione.

Sostanze maleodoranti.

L’ultimo campionamento con canister è stato eseguito il 5 aprile in seguito a numerose segnalazioni di maleodoranze legate alla presenza di materiale organico incombusto. I campionamenti sono stati eseguiti sul lato nord e sul lato sud-ovest dell’ex stabilimento: non sono state rilevate concentrazioni di COV superiori al limite di quantificazione, ma sono state rilevate tracce di butanale, pentanale, esanale, ottanale, nonanale, butilacetato, dimetilsolfuro, benzaldeide, cicloesanone. Tali sostanze sono caratterizzate da una soglia olfattiva molto bassa e sono fra le cause del cattivo odore percepito.

Attualmente è presente presso l’ecocentro di Arbizzano un campionatore di PM10 e nei prossimi giorni saranno posizionati dei campionatori passivi per la misura di ammoniaca e solfuro di idrogeno. Acque sotterranee: sono stati individuati quattro piezometri della rete esistente, posti a valle idrogeologica del sito dell’incendio per il campionamento periodico e l’analisi delle acque di falda. Campionamento ed analisi vengono effettuate da tecnici incaricati dalla Coati su richiesta del Comune di Negrar e da Arpav di propria iniziativa.

Campionamenti acque sotterranee.

Arpav ha effettuato campionamenti delle acque sotterranee nei giorni 1 marzo, 30 marzo e 17 aprile: i contaminanti ricercati sono ammonio, nitriti e nitrati, solfati, metalli, composti organo alogenati, PFAS e benzene.

Le analisi eseguite il 1 marzo sui pozzi 1 e 2, 6 e 12 sono conformi a quanto previsto dalla normativa per le acque sotterranee, con l’eccezione del parametro tetracloroetilene che supera le concentrazioni soglia di contaminazione per le acque sotterranee: si tratta di una contaminazione storica, precedente all’evento Coati, che viene da tempo monitorata dal Comune di Negrar.

Le analisi eseguite il 30 marzo sui pozzi 1 e 12 confermano il superamento del parametro tetracloroetilene. Inoltre presso il pozzo 12 sono stati misurati alcuni congeneri PFAS superiori alla soglia di quantificazione. Attualmente per tali sostanze (PFPeA – PerfluoroPentanoic Acid e PFHxA -PerfluoroHexanoic Acid) è previsto un valore soglia per la definizione dello stato chimico delle acque sotterranee pari a 1000 ng/l (nanogrammo/litro) per PFHxA e a 3000 ng/l per PFPeA (DM 6 luglio 2016). Il valore rilevato per ambedue i congeneri è ampiamente inferiore a tali valori soglia.

Al momento non sono ancora disponibili i risultati delle analisi sui campioni prelevati il 17 aprile.

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