Droga, spaccio e violenza: sigilli al Pak di piazzale XXV Aprile

Verona, chiuso per 15 giorni il bar “Pak Verona” di piazzale XXV Aprile, davanti alla stazione di Porta Nuova.

Continui episodi di violenza, spaccio e ubriachezza: il Questore di Verona ha sospeso per 15 giorni l’autorizzazione alla somministrazione al pubblico di alimenti e bevande al titolare del bar “Pak Verona” di piazzale XXV Aprile, di fronte alla stazione di Porta Nuova. La chiusura temporanea si è resa necessaria alla luce dei numerosi interventi che hanno fatto emergere come il locale fosse divenuto ritrovo abituale di persone gravate da precedenti penali e di polizia, specie legati alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il bar, in altre parole, sarebbe frequentato da “avventori dediti alla commissione di reati, nonché all’abuso di alcolici e droghe”. Da qui il provvedimento di sospensione, per evitare che “potesse favorire condotte illecite tali da comportare un pericolo concreto per l’ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini e da ingenerare, di conseguenza, un forte senso di allarme sociale”.

Le pessime condizioni igieniche.

Già lo scorso maggio, le indagini della Polfer avevano condotto all’arresto di un frequentatore del bar per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e al fermo di un altro uomo gravemente indiziato del delitto di violenza sessuale nei confronti di persona minorenne. I frequenti accertamenti effettuati dai poliziotti di Verona Porta Nuova all’interno del chiosco avevano, tra l’altro, fatto emergere le pessime condizioni igienico sanitarie in cui versavano i locali – evidenza che aveva costretto gli agenti a segnalare le palesi violazioni della normativa inerente l’igiene e la conservazione dei cibi e di quella relativa alla prevenzione del rischio di scoppio o incendio agli Uffici competenti dell’Ulss 9 Scaligera e del Comando dei Vigili del Fuoco.

Droga e violenza al Pak Verona.

Le ulteriori verifiche, proseguite anche nei mesi successivi, avevano, poi, consentito agli agenti delle Volanti di rinvenire, in due diverse circostanze, 50.61 grammi di hashish all’interno del bagno del locale e altri 21.28 grammi della stessa sostanza nascosti dentro il frigorifero delle bevande. In entrambi gli episodi, ad occultare la droga nel bar erano stati degli uomini di etnia magrebina, ambedue sorpresi dai poliziotti mentre cercavano di sbarazzarsi della sostanza e denunciati per il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente.

Ad agosto, poi, gli operatori di polizia erano stati chiamati ad intervenire nei pressi del locale a seguito della segnalazione di un uomo che, evidentemente alterato dall’abuso di alcolici e dall’uso di droga, aveva minacciato gli altri clienti ed un dipendente del pubblico esercizio con una bottiglia di vetro per poi scagliarla contro la vetrata del bar, danneggiandola. In quella circostanza l’uomo, per sottrarsi al controllo, aveva opposto resistenza attiva nei confronti degli agenti presenti, causando a uno di loro un trauma distorsivo alla spalla refertato dal personale sanitario con 5 giorni di prognosi; anche questo episodio si era concluso con l’arresto dell’avventore.

Gli ultimi episodi di novembre.

A pesare sul provvedimento di chiusura temporanea hanno inciso anche altri controlli effettuati nel mese di novembre che hanno portato, più volte, all’identificazione di persone non solo pregiudicate, ma anche gravate dalle misure dell’Avviso Orale del Questore, dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria o destinatarie della misura della messa alla prova.

Ad eseguire il provvedimento, che avrà durata di 15 giorni a partire dalla data di ieri, venerdì 1 dicembre, sono stati gli agenti della Divisione di polizia amministrativa, congiuntamente ai poliziotti delle Volanti della Questura di Verona.

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