Ospedali di Verona fuori dalla top 15 nazionale. Ma non mancano le eccellenze

La classifica Agenas esclude dalle prime 15 posizioni gli ospedali di Verona e provincia: ma ci sono comunque alcune eccellenze.

Gli ospedali di Verona sono fuori dalla top 15 nazionale: l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), organo tecnico del Ministero della Salute che supporta Stato, Regioni e Province nel miglioramento del servizio sanitario nazionale, ha diffuso il Programma nazionale esiti (Pne) 2025, elaborato sui dati del 2024.

Il rapporto valuta le performance delle strutture ospedaliere italiane attraverso otto ambiti clinici: cardiocircolatorio, neurologico, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare e nefrologia. Ogni area è stata classificata secondo tre standard qualitativi: alto o molto alto, medio, basso o molto basso.

L’analisi ha individuato 15 strutture sanitarie che presentano valutazioni elevate in almeno sei degli otto ambiti considerati. Tra queste figurano tre ospedali veneti, Montebelluna, Cittadella e Mestre, che risultano performanti in almeno sei aree cliniche su otto, mentre nessun presidio veronese compare nella lista delle eccellenze complessive. Verona però non resta ai margini: alcune realtà scaligere sono state infatti riconosciute per risultati di rilievo in specifici settori.

Le eccellenze degli ospedali veronesi.

Gli ospedali veronesi però emergono in alcuni specifici settori. L’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona è stata segnalata per gli ottimi risultati negli ambiti del sistema nervoso e nel percorso gravidanza-parto. Buone notizie arrivano anche dall’ospedale Fracastoro di San Bonifacio, che registra valutazioni alte in chirurgia oncologica, gravidanza-parto e osteomuscolare. A queste si aggiunge la Casa di Cura Pederzoli di Peschiera del Garda, indicata come struttura di riferimento nell’area osteomuscolare.

Un quadro che, pur non collocando Verona tra le prime quindici eccellenze nazionali, conferma comunque la presenza sul territorio di competenze specialistiche di livello elevato.

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