Profughi dall’Ucraina, il Veneto attiva tre hub sanitari: c’è anche Isola della Scala

Attivati tre hub sanitari per l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina.

Per i profughi in arrivo dall’Ucraina sono stati attivati tre hub in ex-strutture sanitarie aperte per soccorsi di prima accoglienza temporanea. Tra questi c’è anche Isola della Scala, dove i primi arrivi sono attesi in serata. All’interno i profughi vengono accolti e, entro 4-5 giorni, possono essere collocati altrove. Qui saranno effettuate le prime visite mediche, lo screening, le vaccinazioni e tutti i trattamenti sanitari necessari compresa l’assistenza psicologica.

“I profughi stanno continuando ad arrivare in maniera disordinata con flussi non sempre controllabili – spiega il governatore del Veneto, e commissario per l’emergenza, Luca Zaia -. Stanno arrivando molte donne e bambini, e ci aspettiamo che i prossimi arrivi saranno di persone sempre più in difficoltà. La macchina commissariale regionale è attivata al massimo per seguire passo passo le evoluzioni della situazione”.

Le strutture sono l’ex-ospedale Isola della Scala (100 posti a disposizione per gli arrivi a Verona e Vicenza), l’area dedicata dell’ospedale di Noale (100 posti a disposizione per gli arrivi in provincia di Venezia, Padova e Rovigo) e l’ex-ospedale di Valdobbiadene (100 posti a disposizione per gli arrivi di Treviso e Belluno).

La Protezione Civile regionale, attraverso le organizzazioni di volontariato con il coordinamento delle province gestirà la parte amministrativa dell’accoglienza mentre la parte sanitaria è in capo alle aziende sociosanitarie del territorio di riferimento. A questi primi tre hub ne seguiranno altri con l’obiettivo di aumentare progressivamente il numero di posti di accoglienza disponibili.

Nel frattempo a ieri il numero degli arrivi registrati in Veneto dalla Prefetture si assesta intorno a 2.900 persone, in maggioranza concentrate nel territorio della provincia di Treviso (948). Sempre a ieri sono stati effettuati 663 tamponi per un totale di tamponi eseguiti da inizio emergenza su cittadini ucraini pari a 2.975 (tasso di positività all’1,71%).

Note sull'autore