Bigon: “Il Magalini di Villafranca deve tornare a lavorare a pieno regime”

Villafranca, appello di Anna Maria Bigon per la riattivazione dell’ospedale Magalini.

“Dalla giunta della regione Veneto ancora nessuna risposta sulle dotazioni di personale dell’ospedale Magalini di Villafranca e il rispetto di quanto messo nero su bianco nelle schede di quasi tre anni fa. Ad oggi mancano ancora i primari di cardiologia e ortopedia e non sappiamo quando saranno fatti i rispettivi concorsi, quello di ortopedia oltretutto risulta scaduto da tempo. Dobbiamo mettere il Magalini in condizione di lavorare a pieno regime, ha un bacino di oltre 70mila utenti, è classificato come ospedale spoke-presidio di rete di primo livello’ e tale deve rimanere”.

A lanciare l’allarme è la consigliera regionale del Partito democratico Anna Maria Bigon, che interviene sulla risposta fornita dall’assessore Elisa De Berti, per conto dell’assessore alla Sanità della regione Veneto Manuela Lanzarin, all’interrogazione, presentata a inizio maggio, sul ritorno alla normalità del nosocomio villafrachese, a lungo convertito in struttura Covid. 

“Non possiamo dichiararci soddisfatti – puntualizza la consigliera Bigon – sapevamo già della riapertura del Punto nascite e del Pronto soccorso, visto il ritardo con cui è arrivata la risposta della giunta, ma non abbiamo avuto alcuna certezza sulle tempistiche per il ‘ritorno alla normalità’ di tutti i reparti e servizi, così da rispettare quanto previsto dal Piano socio sanitario regionale 2019-2023 e come chiesto da due mozioni approvate dal consiglio comunale di Villafranca. Manca personale e deve essere integrato, anche perché, con la chiusura legata alla trasformazione in Covid Hospital, molti medici specialisti, impossibilitati a svolgere le loro mansioni, se ne sono andati in altre strutture”.

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