“Verona 2050”: come sarà la città del futuro secondo gli studenti dell’università

Un progetto per una città più sostenibile e vivibile: premiati gli studenti dell’università vincitori della sfida “Verona 2050”.

Trasporto su rotaia e riqualificazione per una Verona sempre più sostenibile: sono questi i punti cardine del progetto innovativo che ha consentito a “Veronext”, un team di studentesse e studenti dell’università scaligera, di vincere la sfida “Verona 2050”, per il progetto dell’ateneo “Contamination Lab Verona”.  

La sfida è stata accolta da 15 tra universitarie e universitari, divisi in tre gruppi, che hanno deciso di cimentarsi nella progettazione di soluzioni capaci di rendere la città di Verona sempre più attrattiva e vivibile per cittadini, aziende e turisti. Ad affiancarli nel loro lavoro esperti di innovazione e sostenibilità. I progetti dei tre team partecipanti sono stati presentati nella sala Barbieri di palazzo Giuliari.

Le idee presentate.

Il team vincitore “Veronext”, partendo dalle problematiche attuali della città di Verona, tra le quali il traffico intenso nelle ore di punta e l’inquinamento, ha incentrato il suo progetto sulla conversione del trasporto su gomma in trasporto su rotaia. In particolare il progetto prevede la riqualificazione di tre punti strategici della città, le stazioni di Parona, di Porta Vescovo e del Quadrante Europa, che in qualità di centri di consolidamento permetterebbero il trasporto delle merci in tutta la città.

Tra i partecipanti il gruppo Createam che ha lavorato sull’obiettivo di educare, incentivare e premiare il comportamento green dei cittadini. Il progetto consiste nella creazione di una app chiamata “Veroneasy” dove trovare servizi basati sulle preferenze dell’utente e a portata di mano.  

Il punto cu sui si è focalizzato il lavoro del team Próodos è stata una maggiore efficienza nella consegna delle merci in città attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie automatiche e sostenibili. Il progetto prevede la creazione di quattro punti di stoccaggio da riqualificare nelle zone di Borgo Milano, Borgo Trento, Borgo Venezia e Borgo Roma e una fast logistics interna attraverso robot per consegne.

“Un contributo concreto attraverso progetti reali”. 

“Contamination lab Verona”, progetto nato nel 2017 nell’ambito del Clab Veneto, è il punto di riferimento per studenti, laureandi, laureati, dottorandi e dottori di ricerca dell’università scaligera che desiderano partecipare a un percorso interdisciplinare e trasversale. I partecipanti di Clab Verona provengono da tutti i corsi di laurea dell’ateneo e hanno la possibilità di lavorare in gruppo per ideare progetti innovativi. Per il progetto “Contamination lab” l’università scaligera si è aggiudicata il primo posto tra i 43 atenei dell’area centro nord e il terzo a livello nazionale nel bando del Miur.  

“La città di Verona rappresenta un centro nevralgico e uno snodo importante a livello logistico” ha affermato il rettore Pier Francesco Nocini. “Per questo motivo, la sfida lanciata alle nostre studentesse e ai nostri studenti ha voluto mettere al centro lo sviluppo di un progetto legato alla Verona del futuro che apporti benefici sia sul piano economico che migliorativo alla qualità della vita dei suoi cittadini. All’interno del Contamination Lab è fondamentale il legame con il territorio ma anche la capacità dei giovani di apportare un contributo concreto attraverso progetti reali”. 

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