In consiglio comunale la stretta sulle locazioni turistiche nel centro storico di Verona: 22 i voti favorevoli, un astenuto.
Primo sì alla stretta sulle locazioni turistiche in centro storico: il consiglio comunale di Verona ha approvato con 22 voti favorevoli e un solo astenuto la delibera 59/2025, che segna l’avvio del procedimento di variante normativa al Piano degli Interventi per il riordino della destinazione d’uso delle locazioni turistiche. Si tratta del primo passo concreto verso una regolamentazione di un fenomeno in forte crescita: dalle poche decine registrate nel 2012, le locazioni turistiche sono salite a circa 3.000 nel 2024, di cui oltre 2.000 all’interno del centro storico.
Il provvedimento, illustrato in aula dal sindaco Damiano Tommasi, punta a tutelare e valorizzare il centro storico, riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, garantendo un equilibrio tra vivibilità, residenzialità e turismo. “Dobbiamo preservare le locazioni già attive e in regola – ha spiegato Tommasi – ma anche distribuire in modo più equilibrato l’offerta turistica, orientando le nuove aperture verso altri quartieri. È nostro dovere salvaguardare il patrimonio Unesco e redigere il Piano di gestione avviato lo scorso luglio”.
Un centro storico a rischio overtourism.
Il sindaco ha evidenziato i rischi legati alla crescita esponenziale del settore: da un lato l’overtourism, dall’altro la progressiva perdita di residenti e l’aumento dei canoni di affitto. “Due dinamiche – ha detto – che minacciano la vivibilità dei centri storici e che dobbiamo affrontare con responsabilità”.
Il dibattito in aula.
Nel confronto che ha preceduto la votazione, Pietro Giovanni Trincanato (Traguardi) ha ricordato come la misura non abbia “uno spirito punitivo” verso chi gestisce regolarmente le locazioni turistiche, ma miri a “contrastare l’irrigidimento del mercato degli affitti” e a proteggere la zona Unesco.
Salvatore Padadia (Forza Italia) ha espresso “perplessità sulla chiarezza dell’intervento normativo”, pur riconoscendo la necessità di regolamentare. Più critica Barbara Tosi (Verona per Tosi Noi Centro), che ha giudicato “prioritari altri problemi cittadini come manutenzione di strade e marciapiedi, pulizia e sicurezza”.
Di segno opposto l’intervento di Alberto Falezza (Pd), che ha sottolineato come “regole comuni siano indispensabili per una convivenza equilibrata”. Secondo il consigliere, “la città è patrimonio Unesco perché è viva, non un museo: serve che dentro le mura continuino a convivere famiglie, studenti, anziani e turisti”.
Verso la variante al Piano degli interventi.
Tommasi ha ribadito in chiusura che l’approvazione della delibera non definisce ancora le modalità specifiche, ma sancisce “un principio chiaro: le locazioni turistiche nel centro storico devono essere regolamentate, nel rispetto dei privati ma nell’interesse della città“. Con questo voto, Verona avvia così un percorso che porterà, nei prossimi mesi, alla definizione delle nuove norme per la gestione delle locazioni turistiche nel cuore della città scaligera.
