Verona nella rete Ready: “Stop alle discriminazioni, più tutele e più diritti”

Comune di Verona, adesione alla rete Ready: la proposta di delibera all’esame del Consiglio comunale.

Anche il Comune di Verona è pronto ad aderire a Ready, la rete italiana delle Regioni, Province autonome ed Enti locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, anche in chiave intersezionale con gli altri fattori di discriminazione – sesso, disabilità, origine etnica, orientamento religioso, età – riconosciuti dalla Costituzione e dal diritto comunitario e internazionale.

La giunta comunale ha infatti approvato il testo che impegna l’amministrazione ad attuare politiche di inclusione volte a contrastare discriminazioni di ogni genere, che sarà esaminato dal Consiglio comunale.

Informare e sensibilizzare.

Attualmente quasi tutte le grandi città – commenta l’assessore alle pari opportunità Jacopo Buffolo – a prescindere dai colori delle giunte che le amministrano, fanno parte della rete Ready. Troviamo le amministrazioni delle città vicine Vicenza, Padova, Brescia, Mantova, Trento ma anche Milano, Torino, Roma, Napoli, Bologna e Genova. L’adesione di Verona vuole essere una prima risposta concreta alle domande dei tanti e tante che cercano sostegno, ascolto, accoglienza e supporto, e che purtroppo oggi sono più invisibili di altre”. 

“L’adesione alla rete vuole essere un impegno da parte del Comune di Verona ad interfacciarsi con le realtà associative presenti in città, per conoscere i bisogni, promuovere e tutelare i diritti delle persone Lgbtqia+ e garantire il rispetto dei principi di non discriminazione nei diversi aspetti della vita sociale, culturale e lavorativa; per informare e sensibilizzare la cittadinanza con iniziative culturali finalizzate a favorire il dialogo tra le differenze”.

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