Per il restauro di Palazzo Pompei un milione e mezzo dal Ministero

Verona, dal Ministero un milione e mezzo per il restauro di Palazzo Pompei, che ospita il Museo di Storia Naturale.

Buone notizie per Palazzo Pompei, che ospita il Museo Civico di Storia Naturale di Verona. Il Ministero della Cultura ha infatti destinato ulteriori 680 mila euro per l’intervento di consolidamento sismico e restauro delle facciate dell’edificio, opera per la quale è stato già siglato un accordo l’anno scorso e per il quale sono state incrementate le risorse a disposizione, portandole a un totale di un milione e mezzo di euro.

Può ora partire l’iter amministrativo con l’affidamento dell’incarico di progettazione, direzione lavori e attività tecniche necessarie a definire i lavori, che consentiranno non solo di  intervenire sulle facciate con opere conservative indispensabili, ma anche di verificare e garantire la riduzione della vulnerabilità sismica dell’edificio rinascimentale, opera del celebre architetto Michele Sanmicheli.

L’accordo.

La giunta ha approvato le integrazioni all’accordo  che mette a disposizione  la seconda tranche di fondi destinati all’opera. Invariati gli altri termini, che prevedono che la Soprintendenza sarà l’ente finanziatore per conto del Ministero, mentre il Comune sarà stazione appaltante e responsabile del progetto, quindi si occuperà della progettazione e dell’esecuzione dei lavori veri e propri. L’ente locale contribuirà con 10 mila euro per le indagini propedeutiche alla progettazione dell’intervento. A cui poi seguirà la redazione e l’approvazione dei progetti di fattibilità tecnico ed economica ed esecutivo, della gestione dell’intera procedura di gara, della stipula dei contratti d’appalto e del collaudo tecnico-amministrativo delle opere. 

I lavori previsti.

I lavori su Palazzo Pompei interesseranno le superfici lapidee della cinquecentesca facciata, andando così a salvaguardare il monumento storico ma anche la fruizione del Museo, il cui stato conservativo, da tempo interessato da esteso degrado, comportato nei giorni scorsi il distaccamento di alcuni frammenti di intonaco anche dal prospetto di Palazzo Carlotti, l’edificio più recente annesso nel 1855 all’immobile sammicheliano. Gli ultimi lavori strutturali sul complesso monumentale risalgono a sessant’anni fa. Quanto ai tempi, il 2024 sarà dedicato all’iter progettuale, si conta di partire con il cantiere vero e proprio nel 2025.

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