Il processo di piazza della Loggia a Zorzi rallenta: il presidente “fa i bagagli”

Strage di Piazza della Loggia: Il giudice si sposta al civile, incerto il futuro del processo a Zorzi.

Il processo riguardante la strage di Piazza della Loggia a Roberto Zorzi, originario di Verona, è a rischio stop: il giudice passa al civile. Zorzi è accusato di essere uno degli autori della strage di Brescia, l’attentato neofascista del 28 maggio 1974 che costò la vita a otto persone. Il processo contro di lui è iniziato, ma ora rischia di fermarsi.

Il motivo.

Il presidente della Corte d’Assise di Brescia, Roberto Spanó, ha deciso di lasciare il settore penale per passare a quello civile. Lo farà dall’8 settembre, appena tre giorni prima della prossima udienza fissata per l’11 settembre.

Spanó ha scelto di cambiare incarico per evitare che sua moglie, la pm Roberta Panico della Direzione Antimafia, fosse trasferita in un’altra città. I due lavorano nello stesso tribunale da anni, senza mai trovarsi insieme in aula, ma il Csm aveva aperto una pratica per spostarli. Con Spanó che passa al civile, l’incompatibilità cade e la moglie resta a Brescia.

Il problema è che il processo a Zorzi non è vicino alla fine: su 139 testimoni ne sono stati sentiti solo 22. Con il cambio di presidente, si potrebbe dover ricominciare tutto da zero, allungando ancora i tempi per arrivare a una sentenza definitiva. Domani, mercoledì 16 luglio, il Consiglio superiore della magistratura deciderà come chiudere la questione.