Primo giorno di scuola, Rete Studenti Medi di Verona contro il caro libri

Verona, Rete Studenti Medi contro il caro libri e il caro trasporti.

Primo giorno di scuola per migliaia di ragazzi veronesi, e la Rete Studenti Medi di Verona prende decisamente posizione contro il caro libri. “Mille 300 euro: è la spesa che una famiglia deve sostenere per mandare un figlio a scuola, di fronte a cifre del genere è chiaro che il diritto allo studio sia presente solo su carta”, sostengono i rappresentati della Rete Studenti Medi.

Dopo il caro vacanze e il caro bollette, con l’inizio dell’anno scolastico le famiglie veronesi devono quindi fare i conti anche con il caro libri e il caro trasporti.

“Le famiglie stanno ricomprando libri uguali a quelli già prodotti, ad oggi fuori catalogo, con la sola differenza del prezzo di copertina in evidente aumento”, dichiara Enrico Todesco, coordinatore della Rete degli Studenti Medi di Verona. “Questa logica illogica – continua – rende un guadagno di un miliardo di euro all’anno alle 4 case editrici esistenti nel Paese e costa alle famiglie dai 300 ai 500 euro per ogni studente o studentessa”. 

La proposta: “Cercheremo di avere un ruolo centrale all’interno delle nostre scuole nel riorganizzare forme di scambio interno fra gli studenti e incentivando il più possibile le forme di comodato d’uso, ma chiediamo allo stesso tempo un’azione da parte delle Istituzioni competenti per risolvere una situazione di speculazione ormai fuori controllo”.

Problema trasporti.

Ma oltre al caro libri, anche i trasporti pesano sulle tasche dei veronesi: “Per quanto riguarda il trasporto, ci incuriosisce la scelta dell’Atv di incentivare il turismo con biglietti comitiva a spese degli studenti. Ci aspettiamo sia occasione, piuttosto, di investimento e incentivi anche a favore di una componente studentesca che ha sostanziale bisogno di utilizzare la mobilità sostenibile per raggiungere gli spazi scolastici”, conclude Todesco.

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