La pazza idea di Traguardi: “Fuori le auto dal centro storico di Verona”

Verona, la proposta di Traguardi per il centro storico senza auto.

Il centro storico di Verona senza auto. Oppure, a rotazione, alcune zone riservate solo per i pedoni. E’ questa la proposta-provocazione lanciata dal gruppo di Traguardi: liberare dalle auto le vie del centro storico, o alcune parti di esse, a rotazione e in maniera temporanea. In altre parole, individuare determinate giornate e fasce orarie in cui riservare le aree cittadine al solo transito pedonale. Con l’obiettivo di sostenere gli esercenti, anche attraverso l’ampliamento ulteriore dei plateatici, e migliorare la qualità della vita dei veronesi che risiedono nella città antica.

Magari coinvolgendo nel progetto le associazioni di categoria e i rappresentanti dei residenti. Oltre naturalmente all’amministrazione comunale.

“Gli esercenti hanno sofferto molto per le restrizioni dettate dall’emergenza e devono essere incentivati, ma c’è bisogno di spazi liberi dalle automobili anche per innescare meccanismi virtuosi di vivibilità del centro storico – sottolinea Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi -. Tuttavia certi provvedimenti non possono essere calati dall’alto, senza coinvolgere la comunità che abita e lavora in quei luoghi. Un esempio è il “caso” recente di via Ponte Pietra, che ha suscitato diversi malumori. Del resto, che senso ha pedonalizzare una strada della Ztl mantenendo aperta la Ztl stessa? Anziché limitare il traffico, si ottiene solamente di deviarlo altrove, favorendo alcuni e penalizzando altri”.

“Siamo dell’idea che non si possano stabilire delle chiusure senza un piano complessivo della mobilità in centro storico che preveda, per esempio, delle convenzioni con i parcheggi limitrofi – aggiunge Pietro Trincanato, presidente di Traguardi, puntando il dito su una – gestione contraddittoria che prevede, da un lato, l’estensione dei plateatici e la proposta di pedonalizzare certe vie e, dall’altro, l’apertura libera e incontrollata della Ztl. Una situazione infernale per chi vive e lavora in centro storico, ma anche per chi arriva da fuori per trascorrere una giornata in città e passeggiando deve fare lo slalom tra le auto parcheggiate in seconda e terza fila”.

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