Ticket d’ingresso: Venezia prepara il terreno, ma per ora Verona dice “no”

Ticket d’ingresso: si apre il confronto con Venezia, ma per ora Verona dice “no”.

Il 25 aprile è scattato l’esperimento dell’introduzione del ticket d’ingresso a Venezia: anche Verona ha fatto un pensierino, ma per ora dice “no”. L’obiettivo della città lagunare è quello di proteggere la città antica, minacciata dall’afflusso massiccio di turisti.

Anche Verona si trova di fronte a una sfida simile, con un crescente numero di visitatori. Nei primi mesi del 2024, si è registrato un aumento del cinque per cento delle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Intanto nella sede comunale veronese si discute su come gestire questo fenomeno, non tanto riguardo al turismo in sé, ma piuttosto riguardo alle visite in giornata, senza pernottamento. Nonostante i flussi turistici siano in costante crescita, l’amministrazione di Verona sta valutando una diversa programmazione degli eventi nel corso dell’anno, al fine di agevolare anche la vita dei residenti.

Marta Ugolini, assessora alla Cultura e al Turismo del Comune di Verona, ha dichiarato a Tg Veneto Rainews: “Ci preoccupa più la fuga dei residenti che l’arrivo dei turisti e l’uso crescente delle abitazioni come case vacanza. Questo aumento dei flussi turistici è un fenomeno mondiale, che richiede un approccio più raffinato. Dobbiamo lavorare sulla stagionalità, sulla qualità e sull’offerta di attività anche durante l’inverno. Il turismo diventa sostenibile solo se vengono imposti dei limiti e regolato in diversi ambiti“.

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