Aoui Verona sigla accordo da 1,9 milioni: 350 euro in voucher e incentivi per i turni disagiati.
L’Aoui di Verona ha siglato un accordo da 1,9 milioni di euro per l’attrattività e la valorizzazione del personale. L’intesa, raggiunta al tavolo di trattativa tra la direzione Aoui e la Rsu del comparto sanità (guidata da Nursing Up e Cgil), assegna le risorse previste dal Piano di attrattività del Patto della Salute.
L’obiettivo è investire nel welfare del personale e riconoscere economicamente l’impegno nei turni notturni, nelle pronte disponibilità e nelle unità operative con particolari disagi. Le risorse stanziate ammontano a 1,935 milioni di euro per l’anno in corso.
Voucher e indennità.
L’accordo suddivide il budget in due aree.
Welfare per Tutti. La quota welfare ammonta a circa 1,2 milioni di euro. Prevede l’erogazione di 350 euro in voucher detassati per ogni lavoratore, inclusi, grazie a fondi residui del comparto 2023, il personale del ruolo amministrativo e tecnico.
Incentivi per il Disagio. La restante parte, pari a 683 mila euro, è dedicata al riconoscimento dei disagi operativi. Ne beneficeranno i professionisti veronesi del ruolo sanitario e sociosanitario. Queste risorse serviranno ad incrementare l’indennità oraria per il lavoro notturno e per la pronta disponibilità. Previsto anche un incremento di 5 euro per ogni turno per il personale che opera in aree di disagio, come i professionisti che gestiscono pazienti ventilati, e i servizi di Psichiatria e Neuropsichiatria infantile.
Cosa dice Nursing Up.
Il sindacato degli infermieri Nursing Up ha commentato positivamente la chiusura della trattativa, sottolineando che “l’accordo permette a tutto il personale di beneficiare di voucher e, per i sanitari e sociosanitari, di indennità aggiuntive per notturno e disagio.
Lorella Vidori, referente Nursing Up Verona, pur definendo gli incentivi un “segnale, tanto atteso, quanto doveroso“, li ritiene “insufficienti” per affrontare le cause strutturali della crisi. Il sindacato evidenzia che “la carenza di personale, dovuta a dimissioni inattese, pensionamenti e mancanza di turnover, ha ridotto l’attrattività della professione infermieristica“.
Infine, la Vidori ha sollevato una critica all’Agenzia delle Entrate per il “dietrofront sullo sgravio del 5% dello straordinario in pronta disponibilità. Questo ha costretto i lavoratori a restituire la quota economica defiscalizzata ricevuta da gennaio a ottobre“, definita una “beffa”.
