Alla scoperta delle leggende e dei misteri della città di Verona

Leggende e misteri di Verona.

Verona è conosciuta come la città dell’amore, ma questo non vuol dire che le leggende e i misteri non ne facciano parte. Sono diverse quelle che Verona racconta, alcune delle quali riguardanti le zone e monumenti più iconici della città.

Un teatro lasciato incompleto dai demoni.

Una leggenda raccontata tra le mura del famigerato monumento simbolo di Verona: l’Arena di Verona. Narra la storia di un ricco uomo in attesa della sua sentenza di morte (sconosciuti i motivi). Le sue urla di disperazione all’interno della cella facevano eco ovunque, giungendo persino alle orecchie del diavolo.

Arrivò così dal disperato uomo e gli propose di costruire un teatro. Un edificio dove potersi incontrare per passare del tempo in compagnia; era infatti tanto richiesto dai cittadini di allora. In cambio però il diavolo voleva la sua anima. Successivamente, durante la notte, apparvero una serie di demoni per la costruzione dell’anfiteatro, e alla vista di quello che l’uomo sarebbe divenuto, si pentì della sua scelta e iniziò a pregare ininterrottamente.

Inaspettatamente il sole sorse prima dell’orario previsto e i demoni alla vista della luce scapparono, lasciando l’anfiteatro incompleto e mai venne ripreso in mano. Da qui la nascita dell’ala dell’Arena di Verona.

Non c’è castello senza il suo fantasma.

Cangrande Della Scala, una delle persone più importanti della città di Verona, nonché membro della famiglia scaligera. La sua vita terminò in modo a dir poco enigmatico, sospettoso ed improvviso. Proprio per questo motivo ne vennero raccontate mille versioni diverse, ma quella dalla quale ne trascende una leggenda è la possibilità di avvelenamento, intorno agli anni 20 del 1300.

Da quel momento si dice che nel castello si aggiri lo spirito di Cangrande Della Scala, manifestandosi e mostrando la sua presenza in vari modi, come l’udire rumori strani, percependo passi o voci dalle scale, sentendo una presenza intorno a noi o tramite la visione di ombre in alcuni tratti del castello.

L’amore proibito: la maledizione del tramonto.

Quando si dice che a volte l’amore uccide è proprio una verità. Qui si narra la storia di due amanti, una giovane donna e un nobile di famiglia nemica.

Le due famiglie non volevano che i due si frequentassero a causa della diatriba che c’era tra loro, ma non potevano stare lontani l’uno dall’altra, perciò escogitarono degli incontri furtivi su Ponte Pietra. Tutto bello finché dura, perché le rispettive famiglie ne vennero a conoscenza e così nacque un vero e proprio conflitto tra casate vedendo però la morte dei due amanti.

Da allora, le crepe e fessure al calar del sole appaiono sul ponte come un’apparizione di dolore e sofferenza dell’amore finito in tragedia. Si dice infatti che, attraversare Ponte Pietra durante il tramonto porti sfortuna, generando una serie di sfortunati eventi.

Le rare verità che passano sotto la Statua di Fracastoro.

Un racconto diverso dal solito è quello incentrato sul non dire la verità nel mondo giudiziario. La location è piazza dei Signori, dove, sopra l’arco si vede la statua di Fracastoro con in mano un globo terrestre, chiamato “Bala de Fracastoro“. Si è nei pressi del Tribunale di Verona, zona in cui girano molti giudici e avvocati, i quali spesso passavano sotto l’arco. Dal popolo ne venne stilata un’ironica profezia, che vedeva la caduta della “Bala” di Fracastoro sopra la testa del primo uomo onesto che passasse lì sotto. Questa nacque dalla rara onestà presente nel mondo giudiziario, un pensiero che spesso gira tra il popolo.

Per precisare, questa è una leggenda, infatti mai si è avverata, però come ogni leggenda viene tramandata di secolo in secolo, lasciando racconti e immaginazione alle future generazioni.

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