Insulti razzisti al portiere, la Virtus Verona: “Siamo orgogliosi di lui”

Sheikh Sibi, portiere della Virtus Verona, oggetto di insulti razzisti durante la gara con la Pro Patria.

Squadra e società della Virtus Verona si stringono attorno al portiere Sheikh Sibi, vittima di insulti razzisti piovuti dal settore ospiti nel corso della gara tra Virtus e Pro Patria, giocato al Gavagnin-Nocini. E’ successo all’inizio della ripresa, quando il portiere della squadra veronese, oggetto di insulti razzisti, ha abbandonato la porta per protestare con arbitro e assistenti.

“Lo sport è passione e divertimento, una scuola di vita dove ci si confronta con l’altro con lealtà e rispetto – scrive la Virtus sulle sue pagine social -. La Virtus Verona è al fianco di Sibi Sheikh, profondamente addolorato per essere stato vittima di insulti a sfondo razzista dal settore ospiti nel corso dell’ultimo incontro di campionato al Gavagnin-Nocini. Noi che abbiamo una storia che ha nell’inclusione e nell’attenzione verso il prossimo valori assoluti, esprimiamo a lui la nostra solidarietà e la vicinanza per comportamenti che nulla hanno in comune con i principi fondanti del mondo dello sport e quelli della convivenza civile. La Virtus Verona è orgogliosa di avere Sibi tra le proprie fila, grande portiere e stupenda persona”.

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