Fondazione Arena spaccata, passa la Gasdia. Tommasi: “Scelta politica, non per il bene di Verona”

La Fondazione Arena si spacca sul nome di Cecilia Gasdia.

Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Arena di Verona ha deciso di proporre al Ministero della cultura di confermare Cecilia Gasdia come Sovrintendente dell’Arena. Una riconferma che ha creato tensioni e divisioni all’interno dell’ente, con il Comune che si è trovato in minoranza.

Infatti, la proposta di riconfermare Gasdia è stata approvata con soli 4 voti a favore (quelli in quota a Ministero, Regione Veneto, Camera di Commercio e Cattolica Assicurazioni-Gruppo Generali) e 3 voti contrari (quelli del comune di Verona), come già accaduto nella precedente riunione del consiglio di indirizzo del 21 febbraio. In quella occasione, il sindaco Damiano Tommasi, presidente della Fondazione, aveva proposto di avviare una ricerca per un nuovo sovrintendente tramite un avviso pubblico, ma la maggioranza aveva bocciato la proposta.

Tommasi: “Questa non è la migliore squadra”.

E questa mattina, lo stesso sindaco ha voluto intervenire con fermezza sulla questione: “Una Fondazione di questo tipo deve essere gestita da un sovrintendente con capacità manageriali e da un direttore artistico, con capacità artistiche, e non solamente un sovrintendente unico. Noi siamo convinti che alla Fondazione servano queste due competenze: la nostra proposta era essenzialmente questa, alzando lo sguardo oltre le mura di Verona e dare un ruolo internazionale marcato”.

“Preoccupa – ha proseguito Tommasi – la posizione presa con la tessera di partito in tasca che ha poco a vedere con la progettazione della Fondazione. Si tratta di decisioni prese al di fuori da Verona. La conferma della Gasdia secondo me, con il ruolo così com’è ora, non è adeguata alle sfide che dobbiamo giocare. E non stiamo scegliendo la squadra migliore per il bene della città”.

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