Parte da Verona un progetto solidale per la popolazione della Guinea Bissau

L’associazione Round Table per la Guinea Bissau: l’ex ministro Dionisio Cumbà a Verona per coordinare nuove iniziative di sostegno.

Si rafforza il legame tra Verona e la Guinea Bissau: Round Table, associazione benefica che comprende giovani imprenditori, professionisti e lavoratori, ha ospitato la settimana scorsa a Verona l’ex ministro della sanità della Guinea Bissau, Dionisio Cumbà – con studi e specializzazione in chirurgia pediatrica proprio tra Padova e Verona- insieme al vicepresidente nazionale Leonardo Garilli.

Ad aprile scorso, infatti, la delegazione composta anche dal presidente e vicepresidente dell’associazione Round Table 36 Verona, rispettivamente Alessandro Pasqual e Corneliu E. Robu, si è recata in Guinea Bissau per documentare la consegna di 3 milioni di euro di macchinari tecnologici medicali per realizzare il primo reparto di terapia intensiva neonatale del Paese.

Durante l’incontro sono state raccontate la consegna e l’installazione dei macchinari, oltre ai problemi ed i bisogni del sistema sanitario dello Stato africano: due milioni di abitanti e un tasso di povertà del 67%. Un paese in cui l’elevata difficoltà di accesso ai servizi di base per la maggior parte della popolazione nonché la mancanza di personale medico ferma l’aspettativa di vita inferiore ai 51 anni. La serata benefica a Verona è stata utile anche per coordinare ulteriori iniziative di sostegno.

Le azioni sul territorio.

Riparte da Verona un progetto umanitario che affonda le radici lontano, nel 1955, dal piccolo centro di Selva di Progno, in Val d’Illasi, quando monsignor Settimio Ferrazzetta (1924-1999) fu nominato da Papa Paolo VI primo vescovo di Bissau nel giugno del 1977. A lui si deve la costruzione del lebbrosario di Cumura, a lui si riconosce l’azione di valido interlocutore nei vari governi che si sono succeduti nel tempo a Bissau.

Ma il sostegno operativo alla Guinea Bissau aveva visto già nel 2021, grazie all’azione condivisa tra la Round Table Piacenza e la Prima Zona della Round Table Italia, la prima raccolta di oltre 20mila euro con cui sono stati acquistati, tramite la societá SolMed, 13 monitor multiparametrici medicali per le unità di terapia intensiva della Guinea-Bissau.

I monitor erano stati consegnati personalmente al presidente dello Stato africano, Umaro El Mokhtar Sissoco Embaló, dall’allora presidente della prima zona di Round Table Italia e ora vicepresidente Nazionale, Leonardo Garilli, insieme all’avvocato Michele Cattadori. Si è aperto così un collegamento diretto anche col presidente del governo africano e stanno nascendo ulteriori e sempre più importanti progetti filantropici che potranno salvare molte vite.

Ma l’attenzione della Round Table 36 Verona opera anche sul territorio: dopo il Service del 2021/22 in cui sono stati raccolti e donati 40mila euro al reparto di oncologia dell’ospedale di Negrar per supportare la ricerca e la cura del tumore al seno; nel 2022/23 sono stati donati 50mila euro al Telefono rosa di Verona, associazione che aiuta le donne vittime di violenza nella città scaligera.

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