Concerti in Arena, scontro tra Comune e Fondazione. Tommasi: “Colpo di mano”

Nuovo scontro tra comune di Verona e Fondazione Arena per la gestione dei concerti extra lirica.

Ormai è guerra aperta tra il comune di Verona e il Consiglio d’Indirizzo della Fondazione Arena per la gestione di eventi e concerti extra lirici. La sovrintendente Cecilia Gasdia, riconfermata nonostante l’opposizione del sindaco Damiano Tommasi, ha deciso di gestire direttamente anche gli eventi di musica rock e pop in Arena. E lo ha fatto modificando l’assetto della governance di Arena di Verona Srl, con il nuovo consiglio di amministrazione che sostituisce l’amministratore della srl.

Cecilia Gasdia presiede il cda, affiancata da Gianfranco De Cesaris, direttore generale della Fondazione Arena per tre anni fino al 2022, e Flavio Piva, presidente della Banca di Verona e Vicenza, fino a poche settimane fa membro del Consiglio d’Indirizzo della Fondazione Arena. Cecilia Baczynsky sarà direttore operativo, che era a fianco dell’amministratore Gianmarco Mazzi, ora sottosegretario alla Cultura nel governo Meloni, ad Arena di Verona srl.

La reazione di Tommasi.

Pronta la reazione del sindaco Tommasi: “Sono sconcertato che si sia proceduto al rinnovo del cda senza alcuna condivisione con il Consiglio di Indirizzo, né tanto meno con il sottoscritto, presidente di Fondazione Arena che ne è l’unico socio. Un colpo di mano, un atto che considero di dubbia legittimità, in quanto per legge solo il presidente della Fondazione ha la legale rappresentanza della stessa. Si tratta di un comportamento incomprensibile, tanto più nel momento in cui era in corso un dialogo con la Sovrintendente nell’interesse della città”.

“Ritengo – prosegue Tommasi – che sia l’ennesimo segnale di un modo di operare sprezzante che non vuol tener conto della necessità di confrontarsi con l’amministrazione eletta e di non voler condividere una linea culturale e di gestione dell’Anfiteatro, che invece riteniamo debba essere rivista. A tali condotte risponderemo tutelando il Comune e la città intera. Purtroppo quanto accaduto complica sempre più la possibilità di collaborare. E’ evidente che così facendo tutte le persone coinvolte si stanno assumendo ogni responsabilità non solo per quanto riguarda questa specifica vicenda ma anche per quanto accadrà nei prossimi mesi“.

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