Commercianti e ristoratori di Verona promuovono il super green pass: “Così evitiamo altre chiusure”

Confcommercio: “Il super green pass va nella direzione giusta”.

Prima della pandemia il mese di dicembre, con le feste natalizie, valeva 300 milioni per la ristorazione veronese. Ora ne vale 240, e il super green pass è la strada giusta per evitare ulteriori chiusure. E’ questo il parere di Confcommercio Verona, dopo il via libera del governo al certificato verde rafforzato. “Il super green pass va nella giusta direzione di rafforzare le misure di contenimento del contagio che sono fondamentali sia per salvare vite umane, sia per scongiurare le ipotesi di nuove chiusure nelle aziende del terziario di mercato e del turismo in un periodo delicato e strategico come dicembre”: è il commento di Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona all’indomani del decreto che rafforza le misure anti-Covid. 

Sull’importanza di adottare misure atte a prevenire limitazioni impattanti sul settore dei pubblici esercizi interviene anche Paolo Artelio, presidente provinciale di Fipe-Confcommercio: “Prima della pandemia, il mese di dicembre valeva circa 9 miliardi di euro per il settore della ristorazione, 300 milioni dei quali sono nel Veronese, mentre quest’anno la previsione è di 7,2 miliardi, circa 240 milioni a Verona e provincia. Si tratta del 10% del fatturato dell’intero anno e del 22% in più rispetto alla media mensile: il comparto non può fermarsi proprio mentre sta cercando di ripartire, non può permettersi ulteriori chiusure né ulteriori incertezze”.

“Dopo l’emorragia di 20mila lavoratori del settore turistico a livello regionale nel solo 2020, anno che ha visto proprio la provincia di Verona al primo posto per perdite di posti di lavoro nel settore a causa del Covid – conclude Artelio – consentire alle imprese di lavorare significa garantire l’occupazione a 900mila addetti su scala nazionale tra dipendenti e indipendenti ma anche assicurare uno sbocco commerciale che, sempre a livello nazionale, vale 2 miliardi di euro alla filiera fatta di agricoltori, allevatori, vignaioli, imbottigliatori, pescatori e produttori artigianali e industriali di ogni genere”.

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