Verona, è allarme binge drinking: “Cresce l’abuso di alcol tra i ragazzi”

Binge drinking, l’allarme dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata e Federfarma Verona: “Alcol prima causa di morte sino ai 29 anni di età”.

Si chiama binge drinking ed è un fenomeno sempre più diffuso tra i giovani a Verona: letteralmente “abbuffata di alcolici”, consiste nell’assunzione di cinque o più bevande alcoliche nell’arco ristretto di un paio d’ore con immediata ubriacatura e perdita di controllo.

L’allarme arriva da Federfarma e la Medicina delle dipendenze dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona: “Fare conoscere alla popolazione le conseguenze dell’abuso di alcol è una priorità sanitaria, perché l’alcolismo porta spesso alla perdita del lavoro, della famiglia, compromettendo tutte le sane relazioni interpersonali”. Da qui nasce la nuova sinergia tra i due enti, con l’obiettivo di informare sui pericoli, ma anche far conoscere i percorsi terapeutici scientificamente accreditati e di facile accesso per uscire da questa pericolosa dipendenza.

Alcol classificato dall’Oms fra le droghe.

Nelle 258 farmacie aderenti a Federfarma Verona sono in distribuzione migliaia di opuscoli dal titolo “Speciale alcol: tutto quello che è bene sapere”, realizzati in collaborazione con la Medicina delle dipendenze, che riportano informazioni scientifiche sull’alcolismo, test per verificare le conoscenze e il proprio rischio alcolismo, ma anche sfatare falsi luoghi comuni.

Focus inoltre sui dati statistici, sulle patologie correlate, molte delle quali cancerogene (in testa alla triste classifica tumore a seno, esofago, fegato, pancreas), approfondimenti sull’adolescenza, sull’abuso in gravidanza e una pratica tabella sui tassi alcolemici alla guida con le relative sanzioni previste dal Codice della strada.

“L’Organizzazione mondiale della sanità classifica l’alcol fra le droghe, con una elevata capacità di indurre dipendenza”, spiega Fabio Lugoboni responsabile della MdD dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata. “L’alcol è ritenuta una droga tra le più nocive, sia sul piano individuale che sociale. Causa annualmente, in Italia, 18mila morti e rappresenta la prima causa di mortalità sino ai 29 anni di età. E’ responsabile di oltre 200 malattie. I consumatori definiti “dannosi” sono circa 460mila tra i maschi e 300mila tra le donne”.

Rischi più elevate tra i 10 e i 16 anni.

“Verona da sempre si distingue per essere una città che lotta contro le dipendenze, qualsiasi esse siano, dalle sostanze illegali come la droga a quelle legali come alcol, sonniferi, anti dolorifici, azzardo e altro. Il rischio, poi, in età scolare soprattutto nella fascia 10-16 anni, è elevatissimo”, spiega Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona. “Si tratta di un’età in cui un generale impoverimento dei sentimenti come desiderio, attesa, aspettativa, per colpa del vivere frenetico connesso all’esplosione della tecnologia lascia spazio al desiderio di evasione e alla brama di quiete, di silenzio, di distacco dalla realtà convulsa.

In questo contesto lo spinello, l’ebbrezza alcolica, la compulsione sono miraggi accattivanti che possono avere gravi conseguenze sulle competenze cognitive, relazionali e affettive, protraendosi fino all’età adulta. Siamo pertanto orgogliosi di mettere a disposizione il nostro quotidiano rapporto con l’utenza, ponendo in essere tutte le strategie possibili per ovviare a questa pericolosa fenomenologia”.

Per accedere gratuitamente al reparto di Medicina delle dipendenze AOUI presso l’ospedale G.B. Rossi di Borgo Roma basta essere in possesso dell’impegnativa del medico di medicina generale e chiedere appuntamento allo 045 8128291.

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