Bando medici di base nel Veronese: “Solo in 15 accettano il ruolo, disastroso”

Solo in 15 nel Veronese accettano il ruolo di medico di base dopo il bando indetto da Azienda Zero: “Esito disastroso”.

Bando medici di famiglia nel Veronese: solo in 15 accettano il ruolo. Un esito che per gli esponenti dell’opposizione in Regione Veneto si può considerare “disastroso, figlio di un sistema smantellato dalla Regione”.

“Di fronte agli appena 15 professionisti che hanno accettato l’incarico di medico di famiglia dopo il primo bando indetto da Azienda Zero nel 2025, è evidente l’esito disastroso – sostiene infatti la consigliera regionale Pd Anna Maria Bigon -. Soprattutto perché si rimane lontanissimi dal coprire le zone carenti nel veronese, scese a questo punto da 354 a 339. Ma è a monte che bisogna guardare, ovvero ad una Regione che, pur essendoci il modo per rendere attrattiva la professione, non interviene. Anzi, prosegue a testa bassa nel progetto di smantellamento della medicina territoriale pubblica a favore del privato che oramai sta aprendo ambulatori e punti di primo intervento ovunque”.

Secondo l’esponente dem “Il governo regionale deve intervenire, investendo in supporto amministrativo per togliere lavoro burocratico ai medici di famiglia, ma anche agli ospedalieri. Figure ormai totalmente assorbite dagli adempimenti, obbligate a compilare documenti col risultato che il loro lavoro, ovvero curare le persone, diventa praticamente impossibile. A maggior ragione di fronte a numeri di utenza enormi determinati da organici ridotti all’osso. Bisogna formare nuovo personale amministrativo, che non manca di certo. E portare in discussione la legge sulla specializzazione universitaria, per rendere più attrattiva la professione”.

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