Oscar Green per l’agricoltura: un veronese vince il premio per l’impresa digitale

I talenti dell’agricoltura veneta premiati da Zaia agli Oscar Green 2023: il veronese Alessandro Filippi ex equo per la digitalizzazione.

Un ragazzo veronese premiato agli Oscar Green 2023, il concorso per i talenti dell’agricoltura promosso dai giovani di Coldiretti: è Alessandro Filippi, 28enne di Lazise, un influencer che ogni giorno alle 19 fa aggiornamenti su Youtube raccontando la sua vita di imprenditore agricolo ai coetanei direttamente dall’agriturismo di famiglia.

Tutti i giorni si collega con i suoi quasi 65mila followers arrivando anche a 400mila visualizzazioni e spiegando la vita del contadino, come quando ha immortalato con la sua go-pro la sua prima volta sul trattore per l’aratura. A lui è andato il premio ex equo per la categoria “Impresa digitale”.

La cerimonia si è svolta alla presenza del presidente Luca Zaia nella “Tenuta di Cavallino” a Cavallino Treporti. “I giovani indicano la via e nel primario crescono a doppia cifra”, ha commentato Zaia. “Sono la dimostrazione che questo comparto è dinamico e caratterizzato da aziende non analogiche ma digitali. Lo dimostra l’elenco dei concorrenti animato da numerose start up. L’innovazione in agricoltura è unica in un contesto che viene definito rinascimentale, in una regione che traina da sempre il panorama nazionale per numeri e distintività”.

“2500 giovani potranno beneficiare del premio di primo insediamento”.

I premi sono suddivisi per sei categorie: “Energie per il futuro e sostenibilità”, “Impresa digitale”, “Campagna amica”, “Custodi d’Italia”, “Fare filiera”, “Coltiviamo solidarietà”.

Tra i cinquanta partecipanti la giuria ha scelto anche la creatività artistica applicata alla viticoltura della trevigiana Anika Collodel, la generosità della veneziana Margherita Maggi che affida gli orti terapeutici, il genio di Marco Prosdocimi giovane padovano che ha salvato la produzione di ciliegie dal gelo, l’impegno per il presidio del territorio del bellunese Eris Costa, le uova super food del polesano Alberto Boccato, la stalla automatizzata realizzata dal vicentino Giacomo Dal Maso.

“La nuova generazione degli agricoltori veneti testimonia una grande determinazione per il lavoro dei campi”, ha detto il delegato degli under 30 Marco De Zotti. “Secondo i dati elaborati sulla base del Psr (Programma di sviluppo rurale) sono 3.500 le domande di primo insediamento presentate, delle quali il 75% sono state ammesse; quindi saranno 2500 i giovani che potranno beneficiare del premio di primo insediamento. Dalle donne arriva un segno importante: il 38% dei primi insediamenti è a titolarità femminile con le migliori espressioni della multifunzionalità agricola.

Sul nostro futuro incombe l’incognita di una deriva sempre più reale: quella dei prodotti costruiti in laboratorio. Si tratta di una indecenza e proprio agli studenti universitari rivolgo l’appello di badare bene alla scienza: la ricerca non diventi l’alibi per creare i presupposti della libertà di andare contro natura”.

I candidati veronesi.

Sei i giovani veronesi candidati tutti laureati o con un diploma di agraria in tasca.

Riccardo Poli, 38 anni di Cerro Veronese: la sua partecipazione a Oscar Green è collegata al suo impegno verso le popolazioni africane della Guinea Bissau. Il suo obiettivo quello di formare nuovi apicoltori che possano contribuire a integrare l’alimentazione infantile con il miele e allo stesso tempo riescano a sviluppare nuove economie locali.

Serena Bellè, trent’anni, pensa invece alle famiglie del suo territorio, quello dell’areale di Sona e propone le settimane verdi nella sua fattoria didattica. Qui i bambini, una volta finita la scuola, possono passare le giornate all’aperto in contatto con animali e la natura sollevando così i genitori che ancora lavorano.

Riccardo Verzè ha 31 anni e con la famiglia gestisce un agriturismo a Cazzano su un cucuzzolo che sovrasta la Val Tramigna. Su quel cucuzzolo ora ci sono anche le pecore Brogna perché Riccardo ha deciso di salvaguardare una razza antica ormai quasi abbandonata nel territorio veronese.

Lucrezia Moroni, 22 anni di Verona, sta ancora studiando ma è già coadiuvante nell’azienda di famiglia dove sta sperimentando l’utilizzo dell’ozono nelle pratiche agronomiche in viticoltura. La filiera ne beneficia in sostenibilità, sicurezza alimentare e in qualità.

Il sesto candidato è Simone Zocca, 32 anni di Bussolengo che nelle serre del padre coltiva l’alga Spirulina. L’idea vincente è stata quella di fare rete con altri cinque imprenditori per produrre un integratore proteico per utilizzo umano e animale. La Spirulina viene utilizzata come additivo per succhi di frutta, pasta e cosmetici.

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