Le colline del Soave diventano patrimonio agricolo mondiale certificato Fao

Le colline vitate del Soave tra i siti Giahs riconosciuti dalla Fao.

Le Colline Vitate del Soave sono state ufficialmente incluse tra i siti Giahs (globally importance heritage system), un patrimonio agricolo di importanza mondiale istituito dalla Fao nel 2002. Questa inclusione conferma il Comprensorio produttivo del Soave come uno dei primi in Italia a essere riconosciuto come Paesaggio Rurale di interesse storico. I siti Giahs rappresentano aree agricole in tutto il mondo che promuovono un’agricoltura sostenibile, distante dai processi industriali e che mantengono un forte legame tra paesaggio, prodotti locali e comunità rurali associate.

“Si tratta di un riconoscimento che ci rende pieni di orgoglio – evidenzia Sandro Gini, presidente del Consorzio di Tutela del Soave, a margine della cerimonia – ma anche fortemente consapevoli della responsabilità che, come viticoltori, abbiamo. Siamo chiamati a vivere un tempo di grande cambiamento dove l’agricoltura non assurge più soltanto a una funzione alimentare, per quanto nobile e vitale: l’agricoltura oggi, attraverso coloro che vi operano, è di fatto mezzo e strumento per mantenere e conservare l’ambiente al cui interno sono calate le nostre stesse vite”.

I quattro elementi fondamentali.

Sono quattro gli elementi considerati fondamentali che hanno portato il Soave a ottenere il riconoscimento Giahs: la presenza di muretti a secco e girappoggio lungo le colline, la diffusione della Pergola Veronese come forma tipica di allevamento dell’uva Garganega, la presenza di cooperative storiche che hanno contribuito alla crescita collettiva e alla distribuzione equa all’interno della denominazione, e infine, la tecnica dell’appassimento utilizzata per la produzione del Recioto di Soave, il primo vino a ottenere il riconoscimento di denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) nel Veneto nel 1998.

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