San Zeno di Montagna, referendum “decentrato”: polemica sulla posizione dei tabelloni elettorali.
A pochi giorni dai referendum dell’8 e 9 giugno, scoppia la polemica a San Zeno di Montagna: al centro delle critiche, la posizione dei tabelloni elettorali. Si tratta, come spiega il comunicato dei consiglieri comunali di San Zeno di Montagna Lista Civica “Insieme!”, della decisione dell’amministrazione comunale di “collocare i tabelloni per le affissioni elettorali non nella centrale piazza Schena — tradizionalmente utilizzata in occasione di ogni tornata elettorale — ma nella più periferica via Perare, nei pressi dei campi sportivi”.
Una scelta che non è passata inosservata. “Denunciamo come l’amministrazione comunale stia provando a mettere la sordina ai referendum”, attaccano i consiglieri comunali Eugenio Bertolotti, Federico Guarelli e Ludovico Bonafini. “In un paese di 1.495 abitanti è difficile nascondere qualsiasi cosa, ma posizionare i tabelloni in una zona dove si arriva soltanto per motivi specifici appare quantomeno anomalo”.
La giunta comunale, nella delibera del 9 maggio relativa alla “individuazione dei luoghi e del numero degli spazi destinati alle affissioni”, ha motivato la decisione con la volontà di “non diminuire o impedire la visibilità di monumenti o panorami e di non intralciare il traffico”.
LEGGI ANCHW La denuncia del sindacato: “Fuma crack al Pronto soccorso di Borgo Trento”.
Un’argomentazione che i consiglieri di opposizione non esitano a definire “uno strano concetto di democrazia”. Secondo la lista Insieme!, si tratta di una scelta che “oltre a fare a pugni col buon senso, risulta anche in contrasto con la Legge per la Disciplina della Propaganda Elettorale del 1956”, la quale stabilisce che “gli spazi per le affissioni debbano essere collocati nelle località più frequentate e in equa proporzione per tutto l’abitato”.
“È evidente l’intento politico del Sindaco, che pare seguire le indicazioni di parti politiche che invitano all’astensione”, affermano i tre consiglieri. “Ma non è questo il ruolo che compete a un primo cittadino, che dovrebbe invece garantire l’informazione e la pubblicità delle iniziative elettorali o referendarie, indipendentemente dal proprio orientamento”.
Nel comunicato la lista civica chiede quindi all’amministrazione di rivedere la delibera e di “riposizionare i tabelloni elettorali nelle zone più centrali dell’abitato, per garantire la massima pubblicità dell’evento”.