Verona ha il suo primo regolamento del verde

Verona ha il suo primo Regolamento del verde, a tutela e per l’incremento del patrimonio arboreo sia pubblico che privato.

consiglioComunale1Il documento è stato approvato ieri sera dal Consiglio comunale all’unanimità, con 33 voti favorevoli. Uno strumento importante che, per la prima volta, fornisce precise indicazioni su tecniche e procedure da utilizzare per curare piante e arbusti in città, a seconda delle aree in cui sono collocati.

Il documento, già illustrato e dibattuto in aula la scorsa settimana, dà massima attenzione al paesaggio, ai materiali ecologici e locali per la realizzazione delle nuove aree verdi, alla biodiversità, al recupero delle acque meteoriche, alla piantumazione di alberi ad alto fusto. Stabilisce, inoltre, i criteri di potatura, vietata nei periodi di nidificazione, come il divieto di capitozzatura di rami superiori agli 8 centimetri di diametro, di taglio internodale o a coda di leone con un ritorno non proporzionato. Specifiche che guideranno la mano dei professionisti del settore chiamati ad intervenire sia su suolo pubblico ma anche nelle aree private. Per la prima volta, inoltre, sono state introdotte delle sanzioni, che vanno fino a 500 euro. Oltre i 5 mila euro se si abbattono o danneggiano alberi monumentali. Il Regolamento prevede anche il coinvolgimento diretto della cittadinanza nella gestione del verde mediante ricorso alla sponsorizzazione e alla stipula di patti di sussidiarietà; così come la costituzione di una “Consulta per il verde” in grado di proporre, esaminare e discutere i progetti green.

Dei 13 emendamenti presentati, l’Amministrazione comunale ne ha accolti 2. Accolti altri 3 ordini del giorno e 3 raccomandazioni presentati dalla minoranza.

I lavori dell’aula sono proseguiti con l’approvazione all’unanimità di due Ordini del giorno. Il primo a firma del consigliere Anna Leso per l’attivazione di un servizio integrativo, dedicato soprattutto agli anziani, per il rilascio di documenti in luoghi accessibili e di prossimità, come edicole e chioschi, realtà commerciali dislocate nei quartieri. Il secondo, a firma Alberto Zelger, per dare sostegno alla popolazione del Nagorno Karabakh, Repubblica dell’Artsakh, anche attraverso iniziative di approfondimento storico e la proposta di un gemellaggio a livello regionale.

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