Fiamme, leggende e riti antichi: a Giazza c’è la Festa del Fuoco

Giazza festeggia il solstizio d’estate con la magica festa del Fuoco di San Giovanni.

Il 23 giugno, quando il sole domina il cielo più a lungo e la notte si accorcia, a Giazza c’è la Festa del Fuoco. Si tratta di una celebrazione che affonda le sue radici nella cultura cimbra e nei riti ancestrali legati al solstizio d’estate.

Nel cuore della Lessinia, tra boschi e montagne, la notte di San Giovanni si trasforma in un evento che unisce mito, simbolismo e spettacolo. L’atmosfera, carica di suggestione, richiama antiche credenze in cui il fuoco aveva il potere di proteggere, purificare e allontanare le forze oscure.

Il centro del rito sarà, come ogni anno, l’accensione di 13 bracieri, rappresentazione simbolica della coesione tra i tredici Comuni cimbri, popolo montanaro di origini germaniche, presente da secoli in queste terre.

La serata si aprirà alle 20.45 con i saluti delle autorità locali e delle associazioni coinvolte, ma il cuore dell’evento sarà lo spettacolo della compagnia teatrale “Accademia Creativa”. Con “Prometheus”, lo show ispirato al mito del titano greco che rubò il fuoco agli dèi per donarlo all’umanità, prenderanno vita coreografie tra fiamme, trampoli, danza aerea, giocoleria e acrobazie pirotecniche.

Alle 22 la serata proseguirà con una rappresentazione di miti e leggende della Lessinia, per culminare nell’atteso momento dell’accensione dei fuochi, che illumineranno la valle in una coreografia di luci e significati.