Pet therapy nella Rsa di Verona: quando l’amore per gli animali fa miracoli

La pet therapy in Rsa a Verona: quando l’amore per gli animali aiuta gli anziani a stare meglio.

Gli ospiti della Residenza per Anziani Benedetto Albertini, Rsa di Isola della Scala a Verona, dal 9 gennaio stanno sperimentando la pet therapy con i cani. Questo approccio settimanale che durerà fino alla fine di marzo, porta enormi benefici agli anziani, e non solo a loro. Che gli animali, in questo caso i cani, abbiano la capacità di dare grande sostegno morale e psicologico, migliorando l’umore, l’interazione e persino il movimento è un dato scientificamente provato.

L’iniziativa è nata grazie alla proposta della cooperativa sociale Santa Lucia di Asola (MN) durante l’estate del 2023. Consapevole dei benefici che il contatto con un animale può apportare nella vita quotidiana degli anziani, Santa Lucia ha coinvolto l’associazione “Io te e la zampa” di Marcellise (VR). Questa, formata da professionisti nel campo dell’educazione, della psicologia e della cinofilia ed esperti nella pratica della pet therapy, ha portato tanta felicità nella Rsa, grazie a Zoe, Peggy, Dakota, Thea e Minù, cinque dolci cagnolini.

La pet therapy, spiegano i professionisti di “Io te e la zampa”, è finalizzata a creare momenti di familiarità con gli anziani, incoraggiandoli a interagire con gli animali. Questo, aiuta i nonni a superare le difficoltà di relazione con gli altri e le fragilità psicologiche legate alle loro condizioni fisiche e mentali. La vicinanza del cane contribuisce a ridurre il senso di solitudine, l’apatia e la chiusura in se stessi, che spesso accompagnano la vita in una residenza per anziani.

Questa iniziativa non solo porta gioia e benessere agli ospiti della Rsa Benedetto Albertini, ma dimostra il potere terapeutico e trasformativo del legame uomo-animale, attraverso un’esperienza indimenticabile di amore, cura e connessione.

Come fuziona: giocare fa bene.

Per creare un legame tra i nonni e i cani si propongono delle attività che stimolano le capacità psicomotorie degli anziani”. Racconta Nicola Olivieri, presidente dell’associazione “Io te e la zampa”. “Per esempio, l’anziano lancia un dado, il numero che esce sarà il numero delle crocchette che lo stesso nasconderà all’interno di un gioco di attivazione mentale”.

“Mentre il cane è impegnato a risolvere l’esercizio, gli anziani fanno il tifo per lui e alla fine applaudono. Il coinvolgimento che si crea a livello emotivo è importantissimo. Vediamo dei sorrisi immensi! È possibile, tra le svariate attività, proporre un esercizio anche per ospiti con gravi deficit motori e sensoriali”. Con naturalezza riusciamo a suscitare grandi emozioni e la condivisione di memorie legate al loro vissuto con un cane.”

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