Isola della Scala, ospedale chiuso dal 2018: “Chiediamo risposte dalla Regione”

L’ospedale di Isola della Scala privo di servizi da più di 5 anni, l’interrogazione di Anna Maria Bigon: “La regione non ignori i cittadini”.

Sono passati più di 5 anni dalla chiusura dell’ospedale di Isola della Scala, che ha lasciato il territorio privo dei servizi pubblici ambulatoriali, diagnostici e riabilitativi essenziali: dopo varie petizioni e assemblee pubbliche con cui gli abitanti del comprensorio- cui afferiscono Isola della Scala, Erbè, Nogarole Rocca, Trevenzuolo e Vigasio- si sono rivolti alla regione Veneto, la consigliera regionale Pd Anna Maria Bigon ora lancia un’interrogazione indirizzata all’assessore alla sanità Manuela Lanzarin per sapere “se la giunta regionale intenda colmare questo ormai insostenibile divario dando seguito alle richieste dei cittadini.

Ciò che gli abitanti chiedono sono la realizzazione del punto di primo intervento h24, con automedica, peraltro previsto anche dalle schede regionali del 2019, il potenziamento dei servizi diagnostici e ambulatoriali specialistici e la realizzazione e attivazione dell’ospedale di comunità e della casa di comunità”.

Nell’ultima petizione raccolte 3.652 firme.

“L’incontro promosso dal sindaco di Isola della Scala il 12 aprile scorso con il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi e l’assessora regionale alla sanità Manuela Lanzarin sembra non aver prodotto l’effetto desiderato”, spiega la consigliera dem. “Nel frattempo, nel corso del mese di maggio, un cartello di associazioni con capofila il Comitato per l’ospedale di Isola della Scala di cui fanno parte anche Avis, Aido, Fevoss, Grida, Diabetici, Associazione Isolana pensionati, Piccola fraternità e Cooperativa sociale “La Scintilla”, ha promosso una petizione tra gli abitanti del comprensorio raccogliendo ben 3.652 firme, già notificate il 31 maggio scorso, finalizzate ad ottenere il punto di primo intervento, il potenziamento dei servizi ambulatoriali e diagnostici; l’ospedale e la casa della comunità.

Di più, nel corso del mese di luglio 2023 i contenuti della petizione sono entrati a far parte di una mozione approvata dai consigli comunali di Erbè, Nogarole Rocca e Trevenzuolo. Con questa interrogazione intendo stimolare l’assessora a dare finalmente una risposta adeguata alle istanze dei cittadini che chiedono niente di più di quanto già espressamente previsto dalle schede sanitarie regionali del 2019, rimaste inattuate fino ad oggi, o di quanto programmato in fatto di applicazione della Missione 6 del Pnrr”.

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