Tumore al seno: come riconoscerlo e quando farsi controllare

Tra i tumori che possono colpire le donne, quello che presenta la maggiore diffusione in assoluto è il tumore al seno; Secondo i dati di AIOM, in Italia, nel 2020 sono state stimate circa 55.000 nuove diagnosi.

La parte maggiormente colpita dalla neoplasia è la ghiandola mammaria, le cui cellule, in seguito alla comparsa della malattia, iniziano a moltiplicarsi e, in caso di tumore maligno, a metastatizzare. Le metastasi provocano un accrescimento del tumore, il quale attacca, in modo incontrollato, altri organi, non direttamente collegati a quello da cui ha avuto origine.

I segni e i sintomi caratterizzanti questo tipo di tumore possono rimanere invisibili per molto tempo, mostrandosi solo quando la malattia ha raggiunto uno stadio avanzato. Per evitare di individuare il tumore al seno quando è ormai troppo tardi, è fondamentale sottoporsi agli screening periodici presso strutture ospedaliere specializzate. Trova maggiori informazioni sul sito de La Madonnina, così da prenotare una visita di controllo per prevenire questa pericolosa malattia o per indagare eventuali sintomi.

Tumore al seno: sintomi

Come detto, molto spesso i sintomi iniziali del tumore al seno tardano a manifestarsi e si presentano quando il tumore si è già sviluppato e accresciuto.

Tra i primi sintomi che fanno la loro comparsa e che devono spingere la donna a prenotare subito una visita di controllo vi sono:

  • uno o più noduli: questi possono essere percepiti sottopelle tramite la palpazione della mammella;
  • secrezioni dal capezzolo: le secrezioni possono presentarsi in varie occasioni, ma talvolta indicano la presenza di un tumore al suo stadio iniziale. In alcuni casi possono esservi perdite di sangue;
  • forma del capezzolo alterata: in caso di tumore, il capezzolo può apparire più sporgente oppure retratto.

Altri elementi che potrebbero indicare la presenza della patologia sono i cambiamenti di forma della mammella, nonché quelli relativi alla pelle, la quale può apparire più spessa o di colore diverso.

Molto importante è prestare attenzione anche a eventuali ingrossamenti dei linfonodi delle ascelle.

L’importanza di una diagnosi precoce

Il tumore al seno è una malattia che, se non presa in tempo, può dare esiti nefasti e portare rapidamente la paziente colpita alla morte.

Sebbene una volta sviluppatosi il tumore al seno abbia un aspetto riconoscibile anche all’esterno, è importante evitare di giungere fino alla comparsa dei primi sintomi sottoponendosi con assiduità agli screening. L’esame di screening per il rilevamento precoce del tumore al seno è la mammografia, la quale deve essere eseguita ogni due anni a partire dai 50 fino ai 69 anni di età.

L’esame è in grado di rilevare anche noduli molto piccoli e al loro stadio iniziale; questo consente di procedere immediatamente con i dovuti accertamenti, generalmente tramite biopsia, e, in caso di esito positivo, di rimuovere il tumore al seno prima che sia troppo tardi.

Tumore al seno: quali sono i fattori di rischio principali

I fattori di rischio che possono favorire la comparsa di un tumore al seno sono numerosi; tra i principali vi sono l’età avanzata, i fattori genetici ed eventuali casi di tumori simili in famiglia, l’eccessivo consumo di alcol, il fumo e l’obesità.

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