Weekend della Befana, crollo dei reati rispetto allo scorso anno

Il bilancio della polizia di Verona nel weekend della Befana: confermato il netto calo dei reati rispetto allo scorso anno.

Nel weekend della Befana, Verona registra un caldo netto dei reati rispetto agli scorsi anni. Quattro arresti, tre denunce e 164 le persone identificate sul territorio dalle Volanti: questo il bilancio del fine settimana dell’Epifania, che anche quest’anno ha raccolto un notevole flusso di turisti per le vie del centro e dello shopping.

Un saldo positivo per Verona, che conferma una netta diminuzione dei reati registrati rispetto allo scorso anno oltre a un trend positivo già riscontrato durante le festività natalizie. Sessanta le pattuglie dispiegate sul territorio affiancate, negli orari di punta, da personale della Digos e delle Uopi – unità specializzate anti terrorismo.

Nel solo weekend sono state identificate oltre 12.300 persone. Oltre a questo il controllo di circa 150 veicoli, 3 denunce e 4 arresti, tutti avvenuti tra il 6 e il 7 gennaio. Due gli italiani colti sabato sera, poco dopo la mezzanotte, nella quasi flagranza del reato di furto aggravato in concorso in Zona Venezia; di origine marocchina, invece, il giovane arrestato in flagranza domenica, più o meno alla stessa ora, in via Scuderlando.

La segnalazione dei residenti.

In entrambi i casi, è risultata fondamentale la tempestiva segnalazione da parte di alcuni residenti che avevano notato dei movimenti sospetti e fornito all’operatore della Centrale Operativa alcuni dettagli sui capi d’abbigliamento indossati dai presunti autori del furto. Fattori che hanno consentito ai poliziotti delle Volanti intervenuti di intercettare immediatamente i soggetti. Che sono stati poi prontamente bloccati nonostante i vari tentativi di sfuggire al controllo.

L’altro arresto, invece, è scattato il pomeriggio di sabato. A seguito di un controllo d’iniziativa delle Volanti, a carico di un 54enne veronese è risultato pendere un mandato di arresto per bancarotta fraudolenta. L’uomo, quindi, è stato immediatamente tradotto presso il carcere di Montorio, dove dovrà scontare una pena di due anni.

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