Pusher nel parcheggio del supermercato a Villafranca: 26enne in manette

Raffica di arresti da parte dei carabinieri durante il weekend della Befana: tra questi un pusher di Villafranca.

Nel corso del weekend della Befana i carabinieri di Verona hanno arrestato 5 persone: un arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di importante quantitativo di sostanza stupefacente; uno per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, falsa attestazione sulla propria identità e porto ingiustificato di armi; infine, tre su ordini di esecuzione per la carcerazione, emessi dalla Procura della Repubblica di Verona – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare pene detentive a seguito di sentenze di condanna divenute definitive.

Nei guai pusher 26enne di Villafranca.

Un 26enne di origine marocchina, nel pomeriggio del 6, pensava di farla franca. Ma una pattuglia di carabinieri ha notato i movimenti strani del giovane magrebino nel parcheggio di un supermercato, tanto da ritenere di dover procedere al controllo. Nonostante le giustificazioni addotte dal giovane, poi rivelatesi fallaci, i militari procedevano a minuziosa ispezione e riscontravano come il 26enne fosse in possesso di due involucri termosaldati, contenenti polvere bianca, poi identificata come cocaina pronta per essere spacciata. Immediata la decisione di procedere alla perquisizione presso il domicilio del ragazzo, a Villafranca di Verona, dove i militari rinvenivano altre 4 dosi termosaldate, anch’esse pronte per essere cedute, un bilancino di precisione, una busta aperta contenente altri 40 grammi circa di cocaina pronta per essere confezionata, nonché la somma di denaro contante di circa 700 euro. Arrestato, il giovane è stato condotto innanzi l’Autorità Giudiziaria di Verona che ha convalidato l’arresto e ha patteggiato tre anni di reclusione e 12mila euro di multa, disponendo la confisca di quanto sequestrato.

Carabinieri e sanitari minacciati con un coltello.

Singolare episodio, invece, si è verificato nella prima serata del 6, quando una pattuglia dei carabinieri di Gazzo Roncanova, notando un veicolo incidentato contro un muro di cinta di un’abitazione, si avvicinava per verificare cosa fosse accaduto. E per prestare soccorso al conducente, il quale era ancora in auto intento a farla ripartire. Ma nel momento in cui i militari si avvicinavano, l’uomo, poi identificato in un 49enne di origini rumene in preda ai fumi dell’alcol, li aggrediva verbalmente e di seguito scendeva dall’auto tentando di allontanarsi per poi farvi ritorno. Una volta giunto a ridosso del veicolo, riprendeva a minacciare di morte i militari scagliando contro di loro ciò che riusciva a prelevare dal cruscotto, aumentando l’impeto dell’aggressione, sino a giungere alla violenza fisica contro uno dei militari.

Il 49enne veniva quindi bloccato, tanto da impedirgli di armarsi di un coltello tipo Rambo, con lama da 25 cm, che deteneva nell’abitacolo posteriore del veicolo. Nel frattempo sul posto giungeva autoambulanza del 118 che, unitamente ai militari, cercava di calmare l’uomo il quale, nonostante ciò, si scagliava anche contro i sanitari, tanto da rendere necessario far giungere un’automedica per valutare l’eventuale sedazione. Ciò nonostante, si riusciva a condurre il 49enne presso il Comando carabinieri di Legnago dove l’uomo, non pago della violenza e resistenza posta in essere, continuava nella sua illecita condotta fornendo anche false generalità sulla sua identità. Tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, falsa attestazione sulla propria identità e porto ingiustificato di armi è stato trattenuto a disposizione della A.G. scaligera, la quale ha convalidato l’arresto e, a seguito di patteggiamento, ha condannato il 49enne a un anno e mesi tre di reclusione.

Tre ordini di carcerazione.

Altri tre arresti sono direttamente riconducibili all’attuazione delle specifiche direttive impartite dalla Procura della Repubblica di Verona, riguardo agli Ordini di esecuzione per la carcerazione.

Il 5 gennaio i carabinieri di Verona hanno rintracciato e tratto in arresto un 22enne veronese, poiché colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione, in quanto condannato con sentenza definitiva, a espiare la pena di anni 3 e mesi 3 di reclusione per i reati di associazione per delinquere, rapina aggravata, lesioni personali aggravati e tentato furto aggravato, commessi in Verona nel gennaio e ottobre 2021; nello specifico, il 22enne è stato indagato e poi arrestato quale sodale di rilievo di una banda giovanile dedita alla commissione di gravi delitti contro il patrimonio e la persona.

Sempre la mattinata del 5, i militari del Nucleo investigativo dei carabinieri di Verona, hanno rintracciato e arrestato un 55enne veronese, poiché raggiunto da ordine di esecuzione per la carcerazione, in quanto condannato con sentenza definitiva a espiare la pena di anni 1 e mesi 1 di reclusione per gravi reati contro il patrimonio, commessi a Verona nel 2009.

Nel pomeriggio del 6 i carabinieri di Verona, hanno individuato e tratto in arresto un 38enne marocchino, senza fissa dimora, poiché destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione, in quanto deve espiare la pena residua di mesi sei di reclusione per grave reato contro il patrimonio commesso a Verona nell’aprile del 2023. Nella circostanza, l’uomo fu arrestato per tentato furto aggravato, poiché colto in flagranza di reato mentre tentava di rubare una bicicletta dall’importante valore economico, provando a forzare il catenaccio con il quale la bici era ancorata alla rastrelliera del parcheggio pubblico di corso Cavour. Concluse le formalità di rito, i tre sono stati associati alla casa Circondariale di Verona-Montorio.

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