Raid contro la festa dei tifosi del Marocco in piazza Bra: bloccati 13 militanti di estrema destra

Festa dei tifosi del Marocco in piazza Bra rovinata dal raid di alcuni “incappucciati”.

La festa della comunità del Marocco di Verona, dopo la vittoria della loro nazionale sulla Spagna ai mondiali in Qatar, è stata rovinata dal raid compiuto da alcuni giovani in felpa nera. Subito dopo il rigore decisivo realizzato da Achraf Hakimi, i numerosi cittadini marocchini residenti a Verona si sono riversati in centro, con bandiere e clacson spiegati, per festeggiare la vittoria. In breve hanno “conquistato” la scalinata della Gran Guardia, tanto che la polizia locale ha chiuso al traffico piazza Bra.

Poi però è successo qualcosa di inatteso. Intorno alle 21 alcune persone, presumibilmente giovani, descritte come incappucciate e vestite con felpe nere, si sono scagliate contro le auto dei tifosi in festa che attraversavano corso Porta Nuova, danneggiandole. Alla fine la polizia ha bloccato e identificato tredici militanti di estrema destra. I fermati sarebbero tutti veronesi. Risultano danni alle auto, una donna è stata ferita dalle schegge di vetro del finestrino di una vettura mandato in frantumi. Almeno quattro le vetture danneggiate.

Attualmente i filmati per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda sono al vaglio degli investigatori per attribuire le specifiche responsabilità e gli esiti verranno poi trasmessi alla competente autorità giudiziaria.

La solidarietà alla comunità marocchina da parte dell’amministrazione comunale.

“Come amministrazione ci rattrista vedere la nostra città, che sa essere accogliente e inclusiva, tornare ad essere raccontata, come nel passato, violenta e razzista – commenta Jacopo Buffolo, assessore alle Politiche giovanili -. Episodi come questi sembrano riportarci indietro ad una città che siamo convinti di poterci lasciare alle spalle.

A chi ha subito aggressioni e alla comunità marocchina esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza, e lavoriamo tutti insieme per migliorare sempre di più l’inclusione e la convivenza pacifica, affinché simili episodi non si ripetano. Perché la nostra Verona, ora e in futuro, sia sempre di più capace di dare a tutti i cittadini spazi sicuri di crescita e di coesione sociale”.

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