Ragazze molestate dopo la maxi rissa, non c’erano telecamere su quel treno

L’inchiesta per molestie sessuali della Procura di Verona.

Molestie sessuali sul treno dopo la maxi rissa del 2 giugno sul lago di Garda, non c’erano telecamere su quel regionale: si trattava infatti di un convoglio di vecchia costruzione, privo di telecamere di videosorveglianza. E quindi gli investigatori hanno un’arma in meno per rintracciare gli autori delle molestie ai danni delle cinque ragazze lombarde che hanno presentato denuncia, anche se il sospetto è che le vittime delle molestie possano essere state molte di più.

Le ragazze molestate avevano passato la giornata a Gardaland, prima di ritrovarsi sullo stesso treno con il quale facevano ritorno a casa anche molti dei partecipanti al maxi raduno tra Peschiera e Castelnuovo, poi sfociato in disordini e mega rissa che ha richiesto l’intervento della polizia in tenuta anti sommossa.

Le molestie sessuali ai danni delle ragazze, scese a Desenzano dopo le molestie subite, sono uno dei due filoni di indagini della Procura di Verona, per il quale potrebbe essere presa in considerazione anche l’aggravante dell’odio razziale. L’altra riguarda invece i disordini tra Lido dei Pioppi e Lido Campanello: in questo caso l’ipotesi di reato è di rissa aggravata, danneggiamenti e tentata rapina.

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