Hashish nascosto nei container di lana, tre arresti a Verona

Hashish dal Marocco, tre arresti a Verona.

Avevano importato dal Marocco 160 chili di hashish, nascosti all’interno di sacchi di lana grezza, dentro i container. Il carico è stato scoperto nel porto di Genova e oggi, 19 giugno, la polizia ha arrestato tre persone residenti nella provincia di Verona con l’accusa di concorso in importazione di stupefacenti, aggravata dall’ingente quantità.

La droga era stata suddivisa in 700 panetti. Le indagini, condotte dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Genova, sono iniziate un anno fa dopo il sequestro del carico nel porto, all’interno di un container proveniente dal Marocco e destinato a un’azienda con sede nella provincia di Verona.

Individuati i container.

Gli investigatori della squadra mobile, con il contributo degli agenti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono riusciti a individuare alcuni container sospetti tra le migliaia che transitano quotidianamente nel porto. E grazie allo scanner presente nel porto di Genova, è stato individuato il carico corretto. All’interno di quattro balle, chiamate “big ball”, contenenti lana grezza mescolata a sterco, utilizzati per ingannare il fiuto dei cani antidroga, sono stati trovati e sequestrati i 700 panetti di hashish.

Secondo l’ipotesi accusatoria, A.P., un trentenne residente nel Veneto, sarebbe il mandante dell’importazione della sostanza stupefacente. A suo nome, a organizzare la spedizione sarebbe stato un cittadino italiano di origine marocchina, grazie a una rete di contatti attiva nel paese d’origine. Entrambi avrebbero collaborato con un imprenditore veneto settantenne, che avrebbe fornito ai complici la logistica attraverso una delle sue società, fingendo di essere l’importatore della lana.

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