Furti all’Adigeo, entrano ed escono dai negozi. Poi nascondono la refurtiva in auto

Serie di furti nei negozi dell’Adigeo, bloccati 5 giovani.

Si davano il cambio entrando e uscendo da dai negozi e facendo la spola tra il centro commerciale Adigeo ed il parcheggio sito nel piano interrato: i cinque giovani – di età compresa tra i 20 e i 25 anni e tutti di origine indiana, ma gravitanti tra l’Italia e l’Inghilterra – sono stati individuati dalla Polizia di Stato nel pomeriggio di ieri. I diversi episodi di furto, commessi in un brevissimo arco temporale ai danni di sei punti vendita differenti, sono stati segnalati alla centrale Operativa della Questura intorno alle 17:00.

Quando gli agenti delle Volanti hanno raggiunto il centro commerciale, i cinque presunti responsabili – che nel frattempo erano stati fermati dal personale addetto alla sicurezza – avevano ancora indosso o comunque al seguito parte della refurtiva. Uno di loro, il più grande dei cinque, portava ancora in tasca l’arnese che poco prima aveva presumibilmente utilizzato per rimuovere le placche antitaccheggio, un altro ancora ha estratto dalle tasche un paio di chiavi ammettendo, insieme agli altri, di aver riposto le altre buste e gli zaini contenenti i restanti beni sottratti nell’auto di sua proprietà che aveva parcheggiato al piano interrato.

Le successive verifiche effettuate dai poliziotti hanno consentito di ricostruire l’esatta dinamica: dopo essere entrati, tutti insieme, nel primo negozio e aver rimosso le placche antitaccheggio dei capi che avevano preso dagli scaffali, si sono poi divisi tra chi si intrufolava in un altro punto vendita e chi nascondeva la refurtiva in auto. Quando gli agenti li hanno controllati, hanno rivenuto buste e zaini contenti la merce, per un valore complessivo di circa 1400 euro, che è stata riconsegnata ai negozi.

Dopo essere stati portati in Questura per i necessari accertamenti, due di loro –  rispettivamente il proprietario dell’autovettura ed il soggetto trovato in possesso delle placche antitaccheggio – sono finiti in manette con l’accusa di furto aggravato e continuato in concorso. Gli altri tre, per lo stesso reato, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Note sull'autore