Zaia: “Il Veneto resta in zona rossa”. Dopo Pasqua scuole aperte fino alla prima media

In Veneto sono 2095 i nuovi positivi, 33 le vittime in 24 ore.

Nuovi contagi Covid e decessi ancora in forte aumento in regione Veneto nelle ultime 24 ore. I nuovi positivi registrati sono 2.095 più di ieri, e si contano altre 33 vittime. Numeri che portano il totale degli infetti da inizio epidemia a 375.500 e quello dei morti a 10.500. Dati meno negativi arrivano invece dal fronte ospedaliero: i ricoverati nei reparti non critici sono oggi 1.805, in calo di 10 unità, quelli nelle terapie intensive 278 (+1). I soggetti attualmente positivi al virus e in isolamento sono 39.356 (+173).

Nel corso del punto stampa in diretta dalla sede regionale della Protezione civile a Marghera, il governatore Veneto Luca Zaia ha affrontato poi il tema di quello che era il possibile passaggio di colore. Come annunciato però la nostra regione rimarrà in zona rossa; l’indice Rt è 1,21 ma vi sono 254 positivi su 100mila abitanti. Tutto rinviato dunque dopo le vacanze di Pasqua. Anche se fino a fine aprile tutta Italia sarà solo rossa o arancione, con tanti saluti alle zone gialle.

In merito al tema scuole Zaia ha detto: “Penso che le scuole, di ogni ordine e gradano, debbano essere aperte, e questo lo si potrebbe fare con l’utilizzo dei tamponi fai-da-te. Basterebbe organizzare periodicamente degli screening, e se la Regione, invece dello Stato, avesse avuto la competenza sulle scuole, lo avremo già fatto”.

Intanto la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi in vista del nuovo decreto sulle misure anti-Covid avrebbe previsto di riaprire asili nidi, elementari e prima media aperte anche in zona rossa subito dopo Pasqua. Non dovrebbero allentarsi, invece, le restrizioni riguardo le fasce di rischio. E fino al 30 aprile, come detto, non saranno previste zone gialle.

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