Trekking, scherma e tennis: ecco le “nuove” scuole medie di Caprino

Presentato alle scuole medie Monsignor Gaiter di Caprino il nuovo indirizzo sportivo.

Un progetto sperimentale che mira a diventare definitivo: è stato presentato ufficialmente alle scuole medie “Monsignor L. Gaiter” di Caprino Veronese l’indirizzo sportivo che ha preso il via con l’inizio dell’anno scolastico.

A fare gli onori di casa la dirigente scolastica, Germana Tellaroli: “Questo è un nuovo inizio per noi. Siamo la seconda scuola veronese, dopo l’istituto di Lugagnano, ad avviare l’indirizzo sportivo. Il nostro obiettivo è che questo indirizzo passi da sperimentale a ordinamentale come ad esempio l’indirizzo musicale delle scuole secondarie: speriamo che il Ministero riconosca la valenza di questo progetto. Noi siamo partiti in questo anno scolastico con la 1^B e nei prossimi due anni dovremmo andare a regime cioè avere un corso completo”. 

“La scuola è al centro di questa comunità”.

“A gennaio scorso le famiglie hanno avuto la possibilità di scegliere l’indirizzo sportivo per i figli che si iscrivevano alla prima media”, ha continuato il professore Luca Pasetto, ideatore e realizzatore del progetto. “La classe che si è formata in sostanza fa tre ore in più di educazione fisica alla settimana: queste ore si svolgono nel pomeriggio e sono organizzate in moduli. Abbiamo scelto 5 discipline che dureranno 6 settimane ciascuna: grazie alle società del territorio, che mettono a disposizione i loro tecnici, la 1^B farà trekking, canottaggio, scherma, arrampicata e tennis“.

I complimenti per il lavoro fatto sono arrivati anche dall’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan, che ha inviato una lettera alla preside. “Il senso di questo progetto è che tutti i docenti sono coinvolti”, ha proseguito Pasetto. I colleghi pertanto svilupperanno la sua didattica partendo dall’esperienza che i ragazzi fanno nel territorio. E a proposito di territorio, devo dire che qui abbiamo ricevuto passione, competenza, vicinanza, incoraggiamento: in sostanza, è bastato che la scuola chiedesse, per ricevere un sacco di risposte. Il “villaggio” si è fatto carico di questo progetto sperimentale: la scuola è al centro di questa comunità e questo è un aspetto molto bello e molto importante”. 

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