Morto sul lavoro a Montorio, i sindacati: “Verona maglia nera, sistema da rivedere”

L’intervento dei sindacati dopo la tragedia di Montorio.

Morti sul lavoro, scendono in campo i sindacati dopo la tragedia nella quale ha trovato la morte, a Montorio, un elettricista di 40 anni. “Anche oggi l’elenco delle morti sul lavoro si allunga di una vittima. Un operaio, non dipendente dell’azienda, quindi esterno, che ancora una volta nessuno ha messo nelle condizioni di capire, conoscere ed essere consapevole dei rischi”. A scriverlo in una nota congiunta sono i sindacati Cgil-Cisl-Uil della sezione veronese.

“Verona raggiunge la quota di 17 morti bianche, ancora prima in Veneto – continua la nota -. A quanto pare la sicurezza nei luoghi di lavoro non trova strumenti di sostegno, nessuna priorità per la tutela della vita delle persone. Serve una svolta. Va rivisto il modello. Il sistema Spisal va messo nelle condizioni di diventare un organismo di assistenza, consulenza e vigilanza che affianchi ogni azienda, nessuna esclusa, nell’accompagnamento alle implementazioni delle misure di prevenzione e protezione”.

Le stesse sigle sindacali annunciano quindi di valutare quali iniziative mettere in atto a livello locale, e nello stesso tempo aggiungono di voler essere presenti alla manifestazione nazionale del 22 ottobre a Roma, chiedendo alla Regione Veneto di “rivedere il sistema portando Spisal Veneto ad essere il primo in Italia”.

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