Ztl totale, si alza lo scontro: no degli esercenti del centro storico. Confcommercio: “Parliamone”

Ztl totale nel centro storico di Verona, no degli esercenti. Confcommercio: “Tema delicato”. Traguardi: “Critiche infondate”.

Un tema delicato che va affrontato passo per passo: Paolo Arena, presidente di Confcommercio Verona, commenta così la paventata chiusura totale della Ztl nel centro storico secondo il piano urbano della mobilità sostenibile. Mentre per la Corporazione esercenti del centro storico è un no secco, con tanto di raccolta firme contro la chiusura totale della Ztl.

“Quello della vivibilità del centro storico è un tema molto delicato che Confcommercio Verona ha sempre seguito con la massima attenzione, dialogando e confrontandosi con l’amministrazione e le categorie economiche più rappresentative: occorre procedere per tappe, con una visione d’insieme, avendo chiari alcuni obiettivi essenziali.

Premesso che l‘assessore alla mobilità Tommaso Ferrari ha più volte dichiarato che l’attuazione degli interventi, da lui proposti e oggetto ancora di confronto, inizierà al termine dei lavori dedicati alla filovia in via Città di Nimes, concetto che sposiamo in pieno, ci preme sottolineare che a nostro avviso è prioritario avere al più presto il nuovo regolamento dei plateatici; un regolamento che dovrà essere in linea con le nuove tendenze dei consumi, caratterizzati da una forte domanda legata agli spazi all’aperto”.   

“Importante trovare un equilibrio tra chi abita e chi lavora in centro”.

“Prima di una eventuale chiusura totale della Ztl, in ogni caso”, aggiunge Arena, “andranno approfonditi una serie di elementi e criticità che rischiano di impattare pesantemente sulla vivibilità del centro, dove l’equilibrio tra chi lo abita e chi vi lavora, oltre 2mila le persone impiegate dalle nostre aziende, è estremamente delicato. Pensiamo, anche in un’ottica di salvaguardia dell’appetibilità delle imprese e dei rispettivi posti di lavoro, alla facilità di accesso da parte dei collaboratori, alle operazioni di carico e scarico delle merci, nell’ambito della cosiddetta city logistics; pensiamo anche ai fruitori degli affitti brevi come impattano in maniera determinante sulla circolazione del traffico veicolare e sulla sosta. Vero che il rafforzamento del trasporto pubblico collettivo ridurrà con il tempo alcune di queste problematiche, ma si deve procedere con prudenza”.

“Tutti elementi – per Confcommercio Verona – che dovranno essere tenuti in considerazione per una decisione così importante, da condividere, senza prese di posizioni preventive allarmiste e di pancia ma con gradualità, consapevoli che il tessuto economico non va messo in contrapposizione con i residenti. Confcommercio Verona, come sempre, si propone per approfondire, studiare e sviluppare soluzioni atte a contemperare le diverse esigenze salvaguardando la fruibilità di una delle più belle città del mondo, con l’obiettivo di arrivare a regole chiare, moderne, migliorative, che permettano prospettive di sviluppo”. 

Traguardi: “Tema irrinunciabile. E critiche infondate”.

La replica di Traguardi: “Il tema è da sempre divisivo, ma risulta ormai irrinunciabile. Lo sa bene quella parte di esercenti e commercianti veronesi già favorevole alle previsioni di pedonalizzazione contenute nel Piano urbano della mobilità sostenibile e che, anzi, ha colto l’occasione delle domeniche ecologiche per chiedere all’amministrazione comunale di chiudere più spesso le strade al traffico, poiché questo migliora la qualità del lavoro, l’attrattività degli esercizi commerciali e l’afflusso di clienti.

Chiunque abbia un’idea è giusto che la esprima, e anche le critiche possono contribuire a migliorare, ma i timori espressi dalla Corporazione degli esercenti del centro storico sono infondati: come ha confermato nei giorni scorsi l’assessore Tommaso Ferrari, il Piano non è una guerra alle attività economiche, ma un insieme di tante azioni che punta a creare una città più vivibile, nell’interesse di tutti coloro che la abitano e vi lavorano“.

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