Verona, al via il progetto del Tocatì permanente al parco delle Colombare

Tocatì tutto l’anno: dopo il riconoscimento Unesco partono a febbraio alle Colombare i lavori per il primo parco giochi antichi tradizionali italiani.

Un Tocatì permanente al parco delle Colombare, con uno spazio dedicato dove conoscere e sperimentare il mondo dei giochi antichi; si concretizza l’idea dell‘Associazione Giochi antichi di realizzare il primo parco giochi e sport tradizionali italiani.

Il parco già da molti anni ospita la sede dell’Associazione, che verrà ampliata secondo il nuovo progetto e la valle circostante trasformata in pedane e piastre strutturate per i giochi che saranno proposti.

Il finanziamento sarà realizzato con il contributo del Mibac di 600 mila euro e del Comune per altri 142 mila euro. Sarà proprio quest’ultimo ad eseguire i lavori che partiranno a metà febbraio per concludersi nel giro di un anno. L’obiettivo è inaugurare il parco prima dell’estate 2024.

“Un progetto per il quale abbiamo preso il testimone dalla passata amministrazione e che ringraziamo per il lavoro svolto”, afferma l’assessore all’ambiente Tommaso Ferrari. “Noi siamo onorati di poterlo concretizzare, intervenendo anche con un importante contributo economico. Il parco dedicato ai giochi e sport tradizionali italiani consacra il recente riconoscimento da parte dell’Unesco oltre a ripagare l’impegno e la passione profusi in tutti questi anni dall’associazione e da quanti hanno preso parte a questo lungo viaggio”.

Il progetto. 

L’intervento prevede l’ampliamento dell’edificio esistente, con la creazione di un’ampia aula per la didattica dedicata alle scuole e, in generale, alla parte teorica dei giochi. Alla pratica saranno riservati gli spazi esterni, tra la natura del colle in cui si trova il parco delle Colombare. Le piastre per l’attività ludica saranno create nei terrazzamenti su cui degrada il terreno, delimitati da muretti a secco originali. Inoltre con ulteriore finanziamento statale di 150 mila euro, saranno sistemati anche i muretti a secco che ridisegnano i pendii dell’area, le cosiddette “marogne”.

“Non abbiamo esitato a supportare questo progetto”, ha detto la vicepresidente Elisa De Berti. “Un intervento importante per tutta la città, che riqualificherà il parco e renderà il Tocatì una realtà permanente, un vanto per tutto il territorio”.

“Viviamo un momento storico”, ha detto il vicepresidente AGA Giuseppe Giacon. “Si concretizza una sperimentazione lunga 20 anni, una nuova sfida che affrontiamo con entusiasmo. La realizzazione del parco è inserita nel riconoscimento Unesco, uno strumento potente per sviluppare azioni di partecipazione e volontariato”.

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