Dalle strade chiuse ai camerieri “speciali”: Verona amplia i suoi plateatici

Verona, allo studio della giunta l’ampliamento dei plateatici.

Plateatici, palazzo Barbieri al lavoro per venire incontro alle esigenze del settore bar e ristorazione. In vista soprattutto delle riaperture ipotizzate al 26 aprile, e del fatto che il governo intenda concedere di aprire sia a pranzo che a cena ma solo alle attività che possono effettuare servizio all’esterno, condizione che però penalizza le attività veronesi prive di plateatici e dehors.

La giunta sta perciò vagliando tutte le possibili soluzioni per andare incontro agli esercenti, studiando caso per caso come allargare i plateatici esistenti ma soprattutto come crearne di nuovi, intervenendo in via temporanea sulle norme che regolano il settore, “fermo restando la necessità di tutelare gli utenti della strada e garantire la sicurezza dei locali e gli utenti”.

Si va dalla possibilità di utilizzare i marciapiedi all’ipotesi di chiudere al traffico veicolare vie o tratti di strada non pedonali ma non indispensabili alla viabilità circostante; per ovviare al principio della ‘sorvegliabilita’, per il quale i tavoli al di fuori del locale devono essere ben visibili dall’interno e quindi dall’esercente, si può introdurre la figura del cameriere dedicato al plateatico, un servizio a garanzia sia dell’attività ma anche dei clienti. Allo studio anche la possibilità di concedere spazi non propriamente adiacenti al locale, purché rispondano ai criteri e alle misure anti contagio previsti in questa fase.

La bozza di delibera sarà ultimata nei prossimi giorni, l’obiettivo è arrivare pronti prima della fatidica data di riapertura e in tempo affinché agli esercenti possano organizzarsi. Tre le misure adottate a favore del comparto, anche la modalità semplificata per l’occupazione del suolo pubblico, che agevola gli esercenti nei passaggi per la richiesta di plateatici. Un iter abbreviato tuttora attivo, che potrà essere utilizzato anche per gli ulteriori ampliamenti o per quelli ex novo. La domanda va presentata gli uffici del Commercio che, in pochissimi giorni, concedono un nulla osta provvisorio. Dopodichè la pratica sarà validata dalla commissione plateatici che valuta la conformità della richiesta, anche in relazione alla sicurezza stradale e alla esigenze di parcheggio di ciascuna zona.

Le iniziative in tema di plateatici sono state illustrate dal sindaco Federico Sboarina, insieme all’assessore al Commercio Nicolò Zavarise.

“Senza plateatico molti bar e ristoranti rischiano di non poter lavorare – spiega il sindaco -. Non vogliamo che ciò accada, perciò stiamo lavorando ad un’ordinanza che farà in modo che tutti possano riaprire alla prima data utile. Stiamo cercando di ovviare ai vincoli e alle norme del settore, trovando le soluzioni migliori per tutti, per i lavoratori, che hanno il diritto di riaprire le proprie attività, e per i cittadini, che devono poter tornare nei locali in totale sicurezza”.

“Dall’inizio della pandemia ad oggi sono già stati concessi a Verona circa 400 ampliamenti di plateatici – spiega Zavarise-. Con il nuovo provvedimento andremo non solo ad ampliare quelli esistenti ma anche a dotarne di tale opportunità in via temporanea bar e locali che dispongono solo di spazi interni. Nessuno deve essere penalizzato, siamo concentrati su questo obiettivo, è un problema che riguarda non solo alcuni locali del centro storico ma anche numerose attività in tutti i quartieri. Stiamo vagliando tutte le soluzioni possibili, nessuna esclusa. Sulla scorta di quanto deliberato l’anno scorso, vale ancora l’iter amministrativo semplificato, un modo per dare ai nostri operatori economici risposte concrete e misure veloci per sostenere la ripresa”.

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