I veronesi spendono quasi 400 euro all’anno per la bolletta dell’acqua. E il 40% va dispersa

Giornata mondiale dell’acqua, i dati dell’Osservatorio prezzi di Cittadinanzattiva su Verona.

Giornata mondiale dell’acqua: 394 euro è la cifra spesa nel 2022 per la bolletta idrica da una famiglia a Verona, 444 euro quella spesa in media da una famiglia veneta con un consumo di 192mc l’anno (487 euro la media nazionale), con un incremento del 7,5% rispetto al 2021.

A dirlo sono i dati dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. Aumenti in tutti i capoluoghi di provincia, ad eccezione di Forlì-Cesena che registra una piccola variazione all’ingiù dello 0,6%: l’incremento supera il 20% a Bolzano (+26,3%), Savona (+25,5%) e Trento (+21%); oltre il 10% in altri dodici capoluoghi, ossia Milano, Belluno, Sondrio, Como, Novara, Verbania, Chieti, Pescara, Pavia, Cremona, Catania, Messina. Frosinone resta in testa alla classifica dei capoluoghi più cari con una spesa media annuale di 883euro (in aumento del 4,2% rispetto al 2021), mentre Isernia conquista la palma di più economico con 174 euro.

La Toscana si conferma la regione con la tariffa più elevata (770 euro, +5,5%) e tutti i suoi capoluoghi, ad eccezione di Carrara, rientrano nella top ten delle città più care per l’acqua. Il Molise invece è la più economica, con una spesa media a famiglia di 181 euro. Il Trentino Alto Adige, che pure si conferma fra le regioni dove l’acqua costa meno, registra la variazione più cospicua rispetto all’anno precedente, +24,3%. Oltre che tra le regioni, evidenti differenze di spesa continuano ad esistere anche all’interno degli stessi territori: in Veneto si va dai 356 euro di Venezia ai 518 di Rovigo, passando come detto per i 394 di Verona.

La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2022 in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 192 metri cubi. Con un uso più consapevole e razionale di acqua, quantizzato in 150mc invece di 192mc l’anno, una famiglia veneta risparmierebbe 117 euro l’anno.

I dati sulla dispersione idrica.

In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, emerge che a livello nazionale va dispersa il 42% dell’acqua immessa, con evidenti differenze fra le singole regioni e anche fra i singoli capoluoghi della stessa Regione. In Veneto, a Belluno e provincia si disperde circa il 70% della risorsa idrica, nei comuni di Treviso, Vicenza e Padova invece circa il 27%. A Verona la dispersione è del 39,6%.

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