Portoni della Bra, partono i lavori di ristrutturazione: cambia anche la viabilità

Oltre a quelli della Torre Pentagona, partono i lavori di ristrutturazione dei Portoni della Bra: cambia la viabilità.

A Verona partono i lavori di ristrutturazione dei Portoni della Bra: il ripristino del camminamento sui Portoni consentirà a turisti e veronesi il passaggio dalla Torre Pentagona al Museo Maffeiano riqualificando parte delle mura medioevali, ora Patrimonio dell’Unesco.

I lavori di restauro e consolidamento dei Portoni della Bra inizieranno il prossimo 9 giugno. L’intervento sui Portoni della Bra impegnerà 175.828 euro, al netto dell’iva. Per permettere il montaggio dei ponteggi e agevolare l’installazione del cantiere sarà istituito il senso unico alternato in corso Porta Nuova dal 9 al 20 giugno.

Sono previste due fasi di chiusura dei fornici, gli archi, dei Portoni della Bra. La prima prevede la chiusura del fornice dal lato della Torre Pentagona e si concluderà entro il pomeriggio di venerdì 13 giugno. 

Nella seconda fase sarà chiuso il fornice dall’altro lato, accando al Museo Maffeiano: inizierà il 16 giugno e si concluderà entro venerdì 20 giugno. Successivamente per la fase di montaggio dei teli di riproduzione architettonica dei Portoni sull’impalcatura sarà possibile un’ulteriore modifica nella viabilità che sarà comunicata per tempo.

Il restauro della Torre Pentagona.

Proseguono intanto gli interventi di restauro e consolidamento della Torre Pentagona iniziati lo scorso 10 marzo. A cantiere terminato, la Torre Pentagona offrirà un nuovo camminamento turistico in altezza. Il suo aspetto immutato nei secoli, la rende una ‘astanza’, simbolo ed elemento di maggior spicco, oggi rimasto, della seconda cinta comunale di Verona. In una complessiva idea di valorizzazione delle parti superstiti dell’antica fortificazione medioevale, permettendone l’accessibilità e la fruizione da parte di cittadini e turisti, particolare importanza assume il recupero e restauro della Torre che sarà collegata con il Museo Lapidario Maffeiano grazie al ripristino del camminamento sui Portoni della Bra.

Non solo Portoni della Bra: i lavori previsti.

La Torre Pentagona apparteneva al sistema delle mura di Verona, costruite a partire dal 1389 dal signore di Milano, Gian Galeazzo Visconti (che aveva conquistato la città nel 1387), e collegate al progetto della Cittadella e svolgeva una funzione di cerniera tra le mura che i Visconti costruirono tra Castelvecchio e la Cittadella, in relazione alla Porta (o Portoni) della Bra (ora detta anche Porta dell’orologio), con un camminamento che congiungeva l’Arco dei Gavi e la nostra torre. 

I lavori sulla Torre prevedono sia la conservazione delle superfici che il consolidamento statico della torre. Al centro dei lavori non solo il recupero dell’immobile storico, ma anche la futura apertura al pubblico. Ecco perché verrà consolidata la scala lapidea esistente, retta da travi lignee, sarà realizzato un nuovo solaio per raggiungere la copertura della torre, dove verrà creata una nuova botola elettrificata. Le merlature presenti sulla sommità verranno consolidate e ancorate con tiranti. E poi ovviamente si procederà con la pulizia delle superfici, la stuccatura delle fenditure create da cedimenti strutturali o agenti atmosferici e il consolidamento di tutti i paramenti murari.

Bissoli: “Obiettivo finire l’intervento complessivo per le Olimpiadi”.

“I lavori di restauro e di rifunzionalizzazione della Torre Pentagona, avviati il 10 marzo scorso, proseguono – afferma Barbara Bissoli, vicesindaca e assessora all’edilizia monumentale e ai beni culturali -. A breve, prenderà avvio anche l’intervento di restauro e di consolidamento sui Portoni della Bra, che coinvolge anche il ripristino in sicurezza del camminamento sulla sommità che collega il Palazzo della Gran Guardia al Museo Maffeiano. L’auspicio è di riuscire entro le cerimonie olimpica e paralimpica del 2026 a completare l’intervento complessivo, così garantendo al patrimonio architettonico culturale di Verona integrità materiale e recupero, e restituendo alla città e ai visitatori un’esperienza di visita inedita e di grande suggestione”.

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